Per il premio Nobel per la pace 2023 che verrà annunciato domani, i bookmaker scommettono sul presidente ucraino Volodymyr Zelensky e sul dissidente russo Alexey Navalny. Tuttavia, potrebbe emergere come vincitore un attivista per i diritti delle donne, l’ambiente o i popoli indigeni. Il Premio Nobel per la pace viene scelto da un comitato norvegese di cinque membri, selezionato dal parlamento di Stoccolma. Secondo il testamento di Alfred Nobel, viene conferito a qualcuno che ha lavorato per la “fraternità” tra le nazioni. Nel corso degli anni si è ampliato coinvolgendo vari tipi di sostenitori della pace, dalle organizzazioni internazionali ai medici che lavorano a sostegno delle vittime di violenze. Le motivazioni politiche del premio vengono attentamente esaminate per capire il messaggio inviato al mondo. Zelensky e Navalny sembrano avere scarse chance di vincere, dato che il Nobel per la pace è stato già assegnato a dissidenti russi in passato. Tra i favoriti si trova l’attivista uiguro Ilham Tohti, anche se questa scelta potrebbe scontentare la Cina. Altri possibili vincitori potrebbero essere le donne che lottano per i diritti in Afghanistan e in Iran, come Narges Mohammadi e Mahbouba Seraj. Il Comitato per il Nobel potrebbe anche voler puntare i riflettori sul cambiamento climatico, premiando il movimento Fridays for Future di Greta Thunberg o l’attivista indigeno Raoni Metuktire. Altre opzioni potrebbero essere Victoria Tauli-Corpuz, relatrice speciale delle Nazioni Unite sui diritti dei popoli indigeni, o Juan Carlos Jintiach, leader indigeno ecuadoriano. Inoltre, potrebbero essere considerate agenzie internazionali come la Corte internazionale di giustizia, l’Unhcr, l’Unicef o il Comitato internazionale della Croce Rossa.
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