Yasmine, una bambina di undici anni proveniente dalla Sierra Leone, è l’unica sopravvissuta di un drammatico naufragio avvenuto al largo di Lampedusa. Salvata da un veliero della OND tedesca Compasscollective, la sua storia si arricchisce di dettagli strazianti e momenti toccanti. Ora, la piccola lascerà presto l’hotspot in cui è stata temporaneamente ospitata. La procuratrice dei minori di Palermo, Claudia Caramanna, si sta occupando della sua situazione, con l’obiettivo di garantire a Yasmine un nuovo inizio.
La salvezza di Yasmine è avvenuta nel cuore della notte di mercoledì, quando il Trotamar III ha individuato la giovane mentre implorava aiuto in mare. Con il volto segnato dalla paura e il corpo provato dall’ipotermia, la bambina è stata arginata a riva. All’arrivo, i soccorritori l’hanno trovata attaccata a due camere d’aria, un simbolo della sua disperata volontà di sopravvivere.
Dopo le prime cure mediche, Yasmine è stata sottoposta a un trattamento d’emergenza per l’ipotermia. Nonostante le sue condizioni fisiche non fossero ottimali, i medici hanno rassicurato che la giovane stava meglio dopo poche ore. Ora, si trova all’interno di un hotspot di Lampedusa, ma la procuratrice Caramanna ha sottolineato l’urgenza di trasferirla in una comunità per minori, dove potrà ricevere il supporto necessario e terminare il suo percorso di elaborazione del trauma subito.
La procura sta attualmente valutando le opzioni disponibili per Yasmine. Si cerca di stabilire la presenza di eventuali familiari. La bambina ha riferito di avere ancora un padre e di aver viaggiato con un fratellino, che purtroppo non ce l’ha fatta. In caso Yasmine risultasse orfana, il procedimento di dichiarazione dello stato di adottabilità si attiverebbe e sarebbe trovata una famiglia affidataria che possa prendersi cura di lei.
Se, diversamente, dovesse emergere l’esistenza di familiari, i responsabili del caso lavoreranno per organizzare il più presto possibile il ricongiungimento con i parenti. La complessità della situazione richiede attenzione e sensibilità, poiché Yasmine affronta un cambiamento radicale nelle sue giornate, già segnate dalla tragedia.
La storia di Yasmine offre uno sguardo scioccante sulla situazione dei migranti che attraversano il Mediterraneo. In un racconto toccante, Yasmine ha spiegato di essere partita da Sfax, in Tunisia, con un gruppo di 45 persone. Ha descritto come la barca di ferro su cui viaggiavano sia affondata a causa di un mare tempestoso, catturando uno dei momenti cruciali della tragedia.
Alla luce del naufragio, la procura di Agrigento ha aperto un’inchiesta per esaminare le circostanze che hanno portato a questa tragedia. Le autorità stanno investigando su presunti reati di omicidio colposo plurimo e favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Nel frattempo, giunge notizia che la Guardia di Finanza sta sorvolando la zona del naufragio senza però riuscire a trovare traccia degli altri naufraghi che, stando al racconto di Yasmine, sarebbero stati a bordo della stessa imbarcazione.
Le indagini si evolvono, e il colloquio programmato tra la procuratrice Caramanna e Yasmine offrirà ulteriori dettagli su ciò che è accaduto. Con la piccola che si prepara a lasciare l’hotspot per entrare in una comunità, rimane da vedere come si svilupperà la sua storia e quali opportunità di rinascita le saranno concesse.