Un verdetto senza sapore per il prequel di Willy Wonka, diretto da Paul King e interpretato da Timothée Chalamet. Il film, incentrato sull’apertura della celebre Fabbrica di cioccolato, delude le aspettative narrando una storia che manca di avventura e charme.
Il nuovo Willy Wonka, interpretato da Timothée Chalamet, non corrisponde all’iconico personaggio che il pubblico ha conosciuto attraverso Gene Wilder e Johnny Depp. Il film sembra una trappola nonsense per bambini, privo della magia e dell’ambiguità che caratterizzavano il personaggio originale.
Nonostante la trama promettente, il film perde di significato tra canzoni e personaggi secondari più accattivanti di Wonka. La storia, ambientata in una città ibrida tra Milano, Parigi e Salisburgo, manca di avventura e non riesce a catturare lo spirito ambiguo e affascinante del personaggio.
Il film sembra una mescolanza di citazioni da altre opere, tra cui Up, Harry Potter, Alice nel Paese delle Meraviglie e persino Charles Dickens. Tuttavia, questa accozzaglia di elementi non riesce a dare profondità al personaggio di Wonka né a spiegare il magico mondo del cioccolato.
Incredibilmente, il film non approfondisce il processo di creazione del cioccolato, elemento centrale nella storia di Willy Wonka. Non si spiega da dove venga il cioccolato, come venga lavorato e come Wonka crei le sue fantasiose creazioni. Un’occasione mancata per esplorare il lato magico del cioccolato.
Sebbene il film mostri Wonka usando cioccolatini speciali per influenzare altri personaggi, questa componente magica resta in secondo piano. L’opportunità di utilizzare il cioccolato come “magia bianca” è solo accennata, privando il film di un elemento intrigante.
Il prequel di Willy Wonka delude nelle aspettative, offrendo una visione senza mordente di uno dei personaggi più amati della cultura popolare. La mancanza di approfondimento sul cioccolato e la trama confusa rendono il film una dolce illusione di cioccolato e musical.