Vladimir Putin, presidente della Russia, ha rilasciato dichiarazioni incisive riguardo alla situazione in Ucraina, descrivendo come “illusorio” il concetto di una possibile sconfitta della Russia nel conflitto in corso. Queste affermazioni sono state fatte nel contesto di un incontro imminente con il Segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, a Kazan. Questa riunione arriva dopo il recente vertice BRICS+, durante il quale sono state affrontate questioni rilevanti di geopolitica e strategia. Nelle sue dichiarazioni, Putin ha sottolineato come gli Stati occidentali non nascondano la loro intenzione di infliggere una “sconfitta strategica” al suo Paese, evidenziando un calcolo errato da parte di coloro che non comprendono la storia e l’unità della Russia.
L’incontro tra Putin e Guterres segna un evento importante, rappresentando la prima volta che i due si incontrano in Russia dall’aprile del 2022, in un periodo in cui il conflitto ucraino era già avviato. Le tensioni tra le forze russe e ucraine continuano a intensificarsi, rendendo cruciale ogni dialogo internazionale che mira a trovare una soluzione pacifica. Putin ha anche espresso preoccupazioni sul Medio Oriente, avvertendo che l’area è “al confine di una guerra totale“. Le discussioni con Guterres includeranno le implicazioni del conflitto ucraino, sottolineando l’importanza di un dialogo che potrebbe, teoricamente, rilanciare negoziati di pace.
In un contesto di crescente alleanza tra Russia e Corea del Nord, la Duma russa ha approvato un importante trattato sul “partenariato strategico globale” con Pyongyang. Questo accordo prevede un’assistenza reciproca nel caso di aggressione contro una delle due parti, rappresentando un significativo passo avanti nelle relazioni bilaterali. Il trattato era stato firmato da Putin durante una visita a Pyongyang lo scorso giugno. Questa nuova alleanza è preoccupante per le potenze vicine, in particolare la Corea del Sud, che ha già espresso la sua allerta all’arrivo di truppe nordcoreane in territorio russo.
La situazione attuale ha suscitato allerta a Seul, dove le autorità sudcoreane hanno espresso il loro disappunto per il dispiegamento di soldati nordcoreani in Russia. Il Ministro degli Esteri sudcoreano, Cho Tae Yul, ha affermato che la Corea del Sud non intende “rimanere a guardare passivamente” mentre i soldati nordcoreani vengono preparati per operazioni sul fronte ucraino. Inoltre, ha indicato come questa situazione potrebbe costituire una minaccia per la sicurezza nazionale. Durante le audizioni in Parlamento, ha specificato che il governo sta considerando “tutte le opzioni“, compresa la possibilità di inviare aiuti militari all’Ucraina in risposta all’intensificarsi di tali sviluppi.
L’invio di 3.000 soldati nordcoreani in Russia è stato definito da Seul come una “provocazione che minaccia la sicurezza globale“. Anche il presidente della Corea del Sud, Yoon Suk Yeol, ha condannato l’alleanza militare tra Russia e Corea del Nord, considerandola una violazione del diritto internazionale. Le tensioni tra queste nazioni continuano a crescere, sollevando interrogativi su come queste dinamiche potrebbero influire sulla stabilità dell’intera regione. La cooperazione tra la Russia e la Corea del Nord suggerisce una strategia militare concertata, che potrebbe alterare l’equilibrio di potere nell’area e oltre.