Vittorio Sgarbi: l’ex autista svela retroscena in un video e parla di 1.500 euro per il silenzio

“L’accusa dell’autista e la controreplica di Sgarbi: una storia di arte, viaggi e polemiche”

 

L’affermato critico d’arte e sottosegretario ai Beni culturali, Vittorio Sgarbi, si trova al centro di un ciclone mediatico a seguito delle rivelazioni del suo ex autista, Kevin R., che ha accusato il politico di averlo abbandonato in autostrada e di avergli offerto 1.500 euro per il suo silenzio. L’ex autista ha anche condiviso un video in cui racconta la sua esperienza. In risposta a queste accuse, Sgarbi ha presentato un esposto contro il giornale “Il Fatto Quotidiano”, che ha pubblicato le dichiarazioni dell’autista. La situazione si è ulteriormente complicata con l’intervento dell’Antitrust che sta indagando sulle attività di Sgarbi in relazione alla legge Frattini sul conflitto di interessi.

Le accuse dell’ex autista

L’ex autista di Vittorio Sgarbi, Kevin R., ha raccontato di essere stato abbandonato in un’autogrill a 650 km da casa dopo aver chiesto di poter riposare, dopo una maratona di guida durata 20 ore. Nel suo video, Kevin ha espresso il suo disappunto per il trattamento ricevuto e ha svelato che successivamente gli è stato offerto un bonifico di 1.500 euro per il suo silenzio. Questo episodio solleva domande sulle condizioni di lavoro degli autisti di Sgarbi e sulle circostanze dei suoi viaggi.

 La risposta di Vittorio Sgarbi

In risposta alle accuse dell’ex autista, Vittorio Sgarbi ha presentato un esposto contro il giornale “Il Fatto Quotidiano”, che ha pubblicato le rivelazioni di Kevin. Sgarbi sostiene che il giornale stia diffamando sistematicamente lui e i suoi collaboratori attraverso notizie infondate, menzogne e illazioni. Il sottosegretario dichiara che le accuse sono frutto di risentimenti da parte dell’autista allontanato e smentisce qualsiasi irregolarità nelle sue attività.

 L’indagine dell’Antitrust

L’Antitrust ha avviato un’indagine sulle attività di Vittorio Sgarbi in seguito alle segnalazioni del ministero della Cultura. L’indagine mira a verificare se Sgarbi abbia violato il divieto per i titolari di cariche di governo di svolgere attività professionali o di lavoro autonomo in materie connesse con la carica di governo. Sgarbi ha risposto all’indagine dichiarando che le sue attività rientrano nel diritto d’autore e che sta cercando di individuare la persona che ha inviato una lettera anonima alla stampa.

La storia

delle accuse dell’ex autista di Vittorio Sgarbi e la controreplica del politico e critico d’arte è un caso che sta attirando l’attenzione del pubblico e dell’Antitrust. Mentre le indagini continuano, rimangono molte domande senza risposta, e la verità su questa controversia potrebbe emergere solo in seguito a ulteriori sviluppi. Nel frattempo, il caso continua a tenere banco nei media e nei circoli politici, gettando ombre su una figura di spicco nel panorama artistico e politico italiano.