La Commissione bicamerale d’inchiesta sul femminicidio, istituita a luglio, sta lavorando per definire i temi di indagine e il metodo di lavoro. A un anno dall’inizio della legislatura, la Commissione sta conducendo un primo ciclo di audizioni per affrontare la questione della violenza contro le donne. La Bicamerale è stata costituita a luglio, dopo l’approvazione unanime di Camera e Senato lo scorso febbraio. La presidente Martina Semenzato (Noi Moderati) e gli altri membri dell’Ufficio di presidenza sono stati eletti in luglio. Da settembre, la Commissione ha iniziato le attività istruttorie, tenendo conto della complessità di programmare i lavori in modo compatibile con gli altri impegni parlamentari. La presidente Semenzato sta approfondendo i temi e le modalità di lavoro e sta formando una squadra di consulenti per sostenere l’indagine dei 18 senatori e dei 18 deputati per tutta la durata della legislatura.
La Commissione intende continuare il lavoro svolto nella passata legislatura, che ha prodotto 12 relazioni tematiche e una relazione conclusiva. Si punta a mantenere il carattere di condivisione e unitarietà che ha contraddistinto l’attività della precedente Commissione. Il fenomeno del femminicidio e della violenza di genere presenta diversi aspetti che meritano di essere approfonditi per monitorare le azioni già in corso e fornire al Parlamento ulteriori elementi di analisi e proposte di intervento. Si stanno costituendo gruppi di lavoro specifici per elaborare relazioni su singoli punti. La legge istitutiva prevede che i lavori della Commissione si concludano con una relazione finale.
La presidente Semenzato ha individuato come primo punto di indagine la violenza economica, un fenomeno ancora poco analizzato che riguarda l’autonomia economica, finanziaria e lavorativa delle donne. Si presterà attenzione alla prevenzione attraverso l’educazione nelle scuole e nelle università, nonché alla formazione degli operatori socio-sanitari, delle forze dell’ordine, dei magistrati e degli avvocati. Sarà importante anche il ruolo dei media e della comunicazione nel contrastare la violenza di genere, sviluppando nuovi linguaggi e realizzando campagne di sensibilizzazione. Si presterà attenzione anche al ruolo dello sport nel contrastare la discriminazione e al rapporto tra violenza e salute. La Commissione si occuperà anche della protezione delle vittime, analizzando la rete dei centri antiviolenza e delle case rifugio, nonché il recupero degli uomini maltrattanti. Si affronterà anche il tema della vittimizzazione secondaria e si valuterà l’attuazione della riforma Cartabia. Si lavorerà anche per proporre un testo unico che riordini e raccordi le disposizioni vigenti, e si analizzeranno le sentenze e i confronti con altri ordinamenti. La presidente Semenzato si impegna anche a sensibilizzare l’opinione pubblica sul contrasto alla violenza di genere, come ha fatto durante la Mostra del cinema di Venezia.
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