Viaggi per la pace: la storia di Mejdi Tours
In un periodo in cui il mondo sembra diviso e l’odio si diffonde, Aziz Abu Sarah e Scott Cooper stanno cercando di costruire ponti culturali attraverso il turismo. Come co-amministratori delegati di Mejdi Tours, una compagnia turistica che promuove il viaggio socialmente consapevole, credono che il turismo possa essere uno strumento per creare un mondo più positivo e interconnesso.
Aziz, di origine arabo-palestinese, e Scott, di origine ebraico-americana, sono partner commerciali e migliori amici. Insieme, hanno creato Mejdi Tours nel 2009 con l’obiettivo di introdurre un approccio di “doppia narrativa” ai viaggi. Il loro primo tour si è svolto in Israele e Palestina, dove guide israeliane e palestinesi hanno condotto i viaggiatori attraverso il conflitto storico delle due parti, offrendo molte prospettive locali.
L’idea di Mejdi Tours è quella di rompere gli stereotipi e promuovere il dialogo attraverso l’incontro con l'”altro”. Le guide raccontano le loro storie personali, che rappresentano le loro esperienze di vita, anche se in conflitto con ciò che dice l’altro. Questo approccio ha dimostrato di essere efficace nel far comprendere ai viaggiatori la complessità della regione e nel superare pregiudizi e paure.
Oltre a organizzare tour in Israele e Palestina, Mejdi Tours ha esteso il suo approccio di “doppia narrativa” ad altre destinazioni, come Sarajevo, Belfast e Washington, DC. Aziz e Scott credono che il viaggio possa essere un’opportunità per educare le persone, mostrando loro che nessun luogo è omogeneo e che ogni paese ha molte storie diverse da raccontare.
In questi giorni di violenza e divisione, Aziz ha ricevuto molte telefonate da persone che hanno partecipato ai tour di Mejdi Tours, chiedendo notizie delle loro guide e degli amici che hanno conosciuto in viaggio. Questo dimostra che il viaggio può creare legami duraturi e promuovere la comprensione reciproca.
Aziz e Scott sono consapevoli che il processo di pace non può essere lasciato solo ai diplomatici e alle organizzazioni no-profit. Credono che ogni viaggiatore possa diventare un cittadino diplomatico, contribuendo a costruire ponti e diffondere storie di pace.
In un momento in cui l’antisemitismo e l’islamofobia stanno aumentando, la storia di Mejdi Tours ci ricorda che il viaggio può essere un’educazione e che prendersi cura delle persone di diverse culture e background può portare alla pace.
Articolo originale: ANSA
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