La trattativa europea sul Patto di stabilità e gli altri nodi da affrontare
La premier Giorgia Meloni ha convocato un vertice di maggioranza a Palazzo Chigi per discutere delle nuove regole del Patto di stabilità e degli altri temi cruciali nelle trattative con l’Europa. Alla riunione erano presenti anche i vice Antonio Tajani e Matteo Salvini. Durata poco più di un’ora, l’incontro si è svolto in un clima di “piena sintonia e collaborazione”, secondo fonti di governo. Successivamente, Meloni e i ministri si sono recati al Quirinale per assistere al giuramento dei nuovi giudici della Consulta, lasciando aperte diverse questioni con l’Europa.
Il Mes e il restyling del Patto di stabilità
Il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, ha illustrato lo stato dei negoziati dopo la sua partecipazione all’Ecofin della scorsa settimana. Per il governo italiano, la ratifica del Mes è strettamente legata al restyling del Patto di stabilità e al completamento dell’unione bancaria. La premier Meloni ritiene necessario un “ripensamento” del Meccanismo europeo di stabilità, trasformandolo in uno strumento per favorire la crescita economica. Inoltre, Meloni sottolinea che non si può approvare un meccanismo senza conoscere il quadro di riferimento e che attualmente il Mes richiama vecchi equilibri del Patto di stabilità ancora in discussione. Il Parlamento sarà chiamato a esprimersi a breve, mentre l’Europa continua a esercitare pressioni per ottenere il via libera da Roma.
La questione dei balneari e le possibili soluzioni
Un altro nodo da affrontare riguarda la categoria dei balneari, che ha sempre ricevuto sostegno dal governo attuale. Il capodelegazione di Fdi al Parlamento europeo, Carlo Fidanza, ha assicurato che entro la fine dell’anno verrà trovata una soluzione che terrà conto delle risorse disponibili, ovvero le spiagge italiane. Le opzioni sul tavolo sono molteplici, inclusa la possibilità di non applicare affatto la direttiva Bolkestein. Tuttavia, ciò potrebbe aprire un nuovo fronte di scontro con l’Europa.