La sostenibilità si sta affermando come uno degli obiettivi cruciali per il futuro delle nostre società. Un approccio che misura l’impatto sociale delle scelte verdi rappresenta un passo importante per orientare i vantaggi verso le comunità. Recentemente, il focus sulla mobilità elettrica ha messo in evidenza alcuni limiti dell’attuale economia verde, spingendo l’Unione Europea a rivedere alcune politiche in questo campo. Si evidenzia pertanto la necessità di una transizione sostenibile sotto l’aspetto economico, sociale e geopolitico, con una particolare attenzione verso le ricadute sulle comunità.
La transizione verso un’economia verde non è soltanto un tema ambientale, ma una questione che tocca vari ambiti della vita quotidiana. Marella Caramazza, direttore generale di Istud Business School, sottolinea l’importanza di gestire con attenzione questo cambiamento. Il rischio è quello di escludere le comunità più vulnerabili, già provate da situazioni difficili. È essenziale monitorare alcuni aspetti chiave: la salute delle comunità, l’accesso a innovazioni ecologiche e fonti di energia rinnovabile, l’economia circolare, e le pratiche di diversità e inclusione.
Un bilanciamento efficace tra sviluppo economico e benessere sociale non può ignorare le necessità della società civile. La partecipazione attiva delle persone e l’inclusione sociale sono elementi fondamentali per garantire una transizione equa e sostenibile. Si avverte un bisogno crescente di un approccio sistemico in cui tutti gli attori coinvolti collaborano per raggiungere obiettivi comuni.
Le aziende europee stanno affrontando delle sfide significative legate alla crisi climatica e alla perdita di competitività. Danilo Bonato, esperto di Erion Compliance Organization, mette in evidenza i progressi compiuti in Italia, dove le emissioni di gas serra sono state ridotte del 25% rispetto al 1990, e l’installazione di fonti di energia rinnovabile continua a crescere. Tuttavia, è sempre più urgente favorire una maggiore integrazione delle imprese nel Green Deal europeo, seguendo linee guida strategiche per sostenere il cambiamento richiesto.
Un’inattesa stagnazione del processo di transizione ecologica potrebbe danneggiare gravemente il potenziale economico futuro. Forse è questo il motivo per cui si sente la necessità di interrogarsi sulle effettive azioni intraprese per sostenere gli obiettivi ecologici, dando vita a soluzioni concrete capaci di generare benefici per le comunità.
L’economia circolare e la sostenibilità sociale sono colonne portanti nelle discussioni attuali. Profondo è il legame tra la salute del pianeta e quella delle comunità. Valentino Piana, esperto in strategie climatiche, ha sottolineato l’urgenza di avviare discussioni concrete su quanti fondi siano necessari per promuovere azioni efficaci. Le opportunità di co-creazione di prodotti sostenibili attraverso approcci non di mercato stanno guadagnando sempre più attenzione, mostrando come le aziende possano giocare un ruolo fondamentale nell’innovazione responsabile.
Non è solo una questione di adempimenti normativi, ma di scelte strategiche che generano valore condiviso e competitività. Gli obblighi di rendicontazione di sostenibilità e la gestione responsabile delle catene del valore si stanno pian piano affermando come requisiti indispensabili per le aziende.
Il futuro della sostenibilità richiede un forte investimento nella formazione e nella consapevolezza, a partire dalle giovani generazioni. Massimiliano Braghin, presidente di Infinityhub, afferma che la condivisione delle conoscenze è un tassello fondamentale in questo processo. Ha proposto quindi un’integrazione tra educazione e business, per attivare un ciclo virtuoso in cui il know-how si traduce in azioni concrete.
Eliana Baruffi, di Abb, evidenzia come la tecnologia possa giocare un ruolo chiave nella creazione di una società più inclusiva. Nel 2023, ventimila studenti sono stati coinvolti in programmi di educazione alla sostenibilità e tecnologia, facendo capire loro l’importanza del contributo individuale. La preparazione e sensibilizzazione dei giovani è un investimento strategico fondamentale per il progresso sociale e ambientale del futuro.
La necessità di ridurre la dipendenza dalle materie prime fossili è oggi più che mai attuale. La plastica, ad esempio, può essere riutilizzata in più forme, rendendo il riciclo cruciale nella lotta contro il degrado ambientale. Roberto Sancinelli, presidente di Montello S.p.A., ha spiegato come funzioni tecnicamente il riciclo della plastica e come l’energia organica possa trasformarsi in risorse preziose. Le innovazioni all’interno delle filiere di produzione rivestono un’importanza cruciale nel favorire pratiche più ecologiche.
Un primo passo per raggiungere questo obiettivo potrebbe essere quello di potenziare l’uso delle rinnovabili. Riccardo Bani, presidente di Teon, interviene su questo tema, invitando a riflettere su come l’upgrade dei sistemi di riscaldamento possa portare risparmi significativi. È fondamentale, pertanto, affinare le strategie, mettendo da parte le divisioni strumentali, per muovere passo deciso verso una transizione ecologica ben centrata.
L’interazione tra conoscenza e azioni concrete rappresenta la chiave per affrontare le sfide attuali. Rispecchiando la filosofia di Carlo Petrini, il modello di sviluppo sostenibile deve unire la saggezza delle tradizioni e l’innovazione scientifica per affrontare le crescenti complessità di un panorama socio-economico in evoluzione.