Prende il via la pubblicazione dell’epistolario di Verga con molte lettere inedite
L’Edizione Nazionale delle Opere di Giovanni Verga ha annunciato l’inizio della pubblicazione dell’epistolario del padre del Verismo. Questa raccolta di lettere, che include molte missive inedite, sarà divisa in 25 volumi. I primi due volumi, intitolati ‘Lettere ai nipoti’ e ‘Carteggi con Felice Cameroni, Salvatore Farina e Ferdinando Martini’, saranno disponibili in libreria a partire dall’8 dicembre al prezzo di 30 euro.
Presentazione in anteprima alla fiera Più libri più liberi
L’anteprima dei due volumi avrà luogo il 7 dicembre alla fiera Più libri più liberi presso la Nuvola di Roma. Durante l’evento, Carla Riccardi, vicepresidente del Comitato per l’opera omnia di Giovanni Verga, presenterà i primi titoli della serie. L’edizione critica dell’epistolario è stata curata da Giuseppe Sorbello e Maria Melania Vitale. Questa impresa editoriale è promossa dal Comitato per l’Edizione Nazionale delle Opere di Giovanni Verga e dalla Fondazione Verga, con il sostegno del ministero della Cultura.
Un’impresa impegnativa e un’opera completa
La pubblicazione dell’epistolario di un grande scrittore del XIX secolo come Giovanni Verga è stata un’impresa complessa. Come spiegano i curatori Gabriella Alfieri, Giorgio Forni, Cristina Montagnani e Carla Riccardi nella premessa ai carteggi, è stato necessario effettuare una ricerca accurata e raccogliere documenti da diversi archivi e biblioteche. Una volta completata questa fase, è stato importante decidere come presentare al lettore l’ampia mole di corrispondenza. Invece di seguire un ordine cronologico, i curatori hanno scelto di organizzare i carteggi per corrispondente. La sezione dei carteggi si apre con le lettere scambiate tra Verga e i suoi familiari, in particolare la madre, i fratelli e i nipoti.
Nel volume curato da Giuseppe Sorbello, sono raccolte le lettere che Verga ha scritto ai suoi nipoti Giovannino, Caterina e Marco, figli del fratello Pietro. Queste lettere coprono un periodo che va dal 1897 al 1921 e offrono uno sguardo sulla vita privata dello scrittore. Durante questo periodo, Verga si trova nella fase del “silenzio letterario”, dopo aver completato i suoi capolavori. Le lettere mostrano l’affetto di Verga verso i nipoti e il suo ruolo di tutore dopo la morte dei genitori dei ragazzi. Inoltre, emergono anche i pensieri di Verga sui viaggi e sugli eventi politici dell’epoca, in particolare la Grande Guerra.
Nei carteggi con i critici letterari influenti come Felice Cameroni, Salvatore Farina e Ferdinando Martini, Verga esprime le sue opinioni sul proprio lavoro e su quello di altri scrittori. Queste lettere mostrano la lucidità e l’acutezza di Verga nel riflettere sulla sua poetica e sulle scelte tematiche ed espressive che ha fatto. I curatori sottolineano che queste lettere smentiscono l’immagine comune di Verga come un narratore istintivo. Cameroni, Farina e Martini sono stati tra i primi critici a recensire i romanzi di Verga e la loro amicizia con lo scrittore ha influenzato la sua visione dell’arte.
Articolo originale: ANSA
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