Arrestato lo skipper di Maxi Jena, uno dei favoriti della Barcolana
La Polizia di Frontiera Marittima e la Squadra Mobile di Trieste hanno arrestato Milos Radonjic, skipper di Maxi Jena, un racer di 24 metri che partecipava alla Barcolana, la regata più grande del mondo. Il montenegrino di 33 anni è stato vincitore di numerose regate prestigiose. Secondo l’Hsi e altre agenzie federali americane, Radonjic è conosciuto come “the Pirate of the Unknown”, il Pirata dell’ignoto, ed è considerato uno dei vertici di un’organizzazione criminale transnazionale.
Arresto in seguito a un mandato internazionale
L’arresto è avvenuto due giorni prima della regata, in seguito a un mandato di arresto internazionale emesso il 15 settembre dal Distretto Est di New York per traffico di droga. Il Dipartimento di giustizia degli Stati Uniti ha avanzato una richiesta di estradizione nei confronti di Radonjic, ma il suo avvocato, Alexandro Maria Tirelli, presidente delle Camere penali internazionali, si opporrà alla richiesta.
Rinchiuso nel carcere di massima sicurezza di Tolmezzo
Radonjic è attualmente detenuto nel carcere di massima sicurezza di Tolmezzo, dopo essere stato trasferito dal penitenziario di Trieste.
Radonjic sostiene di essere vittima di omonimia
Durante l’interrogatorio davanti alla Corte di Appello di Trieste, Radonjic ha affermato di essere vittima di omonimia, sostenendo di non essere coinvolto nel traffico di droga.
Considerato un pericoloso boss del clan Kavac dalle autorità americane
Le autorità statunitensi, al contrario, considerano Radonjic un pericoloso boss del clan Kavac, responsabile di organizzare e tentare per tre volte di far arrivare in Europa un carico di cocaina totale di 2.602 chilogrammi, da imbarcare su una “nave coperta” statunitense proveniente dall’Ecuador o dalle acque al largo della Colombia.