Atto vandalico contro l’allestimento contro la violenza sulle donne
Nella notte, una scuola di Roma è stata teatro di un grave atto vandalico. I 105 fogli con i nomi delle vittime di femminicidio sono stati strappati e gettati a terra, ricoperti di spazzatura con un bidone. Inoltre, il ciclamino, simbolo di cura e ricordo delle vittime, è stato sradicato e lanciato sulle scale. Anche i lavoretti dei bambini, realizzati per sensibilizzare contro la violenza sulle donne, sono stati distrutti e gettati a terra. Un gesto vandalico che ha scosso l’intera comunità scolastica.
La scuola coinvolta è l’Istituto Comprensivo elementari e medie, che aveva organizzato un allestimento in occasione della Giornata per l’eliminazione della violenza sulle donne. I ragazzi avevano dedicato una settimana di attività e riflessioni per scrivere un grande “No alla violenza”, riportando i nomi delle 105 donne uccise dall’inizio dell’anno. Inoltre, avevano piantato un ciclamino rosso come simbolo di cura e ricordo. Tutto questo è stato distrutto e calpestato.
La scuola ha espresso la sua condanna per l’atto vandalico, sottolineando che sono state ritrovate anche una spranga e un’asta molto lunga sul luogo. Anche il Municipio IX ha condannato l’atto, definendolo uno sfregio nei confronti del lavoro dei ragazzi e delle ragazze della scuola. “Proprio in un momento in cui la voce delle donne, e di tutti, si sta alzando forte, l’atto vandalico contro la Matteo Ricci è un segno di reazione frustrata che respingiamo con forza”, affermano Titti Di Salvo, presidente del Municipio IX, e Paola Angelucci, assessora alla Scuola. La minisindaca ribadisce la solidarietà e la vicinanza alla scuola, sottolineando che non si permetterà a nessuno di mettere a tacere le voci che si stanno alzando sempre di più contro la violenza sulle donne.
Questo atto vandalico rappresenta un duro colpo per la scuola e per la lotta contro la violenza sulle donne. Tuttavia, la comunità scolastica e il Municipio IX si impegnano a non fare passi indietro e a continuare nella loro battaglia per contrastare la violenza di genere. È importante che questi gesti di reazione frustrata vengano respinti con forza, per garantire che le voci che si alzano contro la violenza sulle donne non vengano silenziate. La lotta continua.