Vandalismo a Bologna: Monumento ai caduti di Sabbiuno imbrattato – Tutte le informazioni e gli aggiornamenti

Imbrattato il monumento ai caduti di Sabbiuno a Bologna

A pochi giorni dal 79esimo anniversario dell’eccidio avvenuto nel 1944, il monumento dedicato ai caduti di Sabbiuno a Bologna è stato oggetto di vandalismo. Scritte e simboli, realizzati con vernice scura, sono comparsi sul memoriale situato sulle colline. La notizia è stata riportata dall’Anpi, il Comune e il Comitato per le onoranze ai caduti di Sabbiuno.

L’Anpi di Bologna, rappresentata dalla presidente Anna Cocchi, ha definito l’accaduto uno “scempio”. Deturpare un simbolo così importante e carico di significato, capace di toccare profondamente chiunque lo osservi, equivale a “offendere la memoria di coloro che nel dicembre del 1944 furono brutalmente uccisi per aver lottato per la libertà e la democrazia”.

Sara Bonafè, presidente del Comitato per le onoranze ai caduti di Sabbiuno, ha aggiunto che imbrattare il monumento rappresenta un gesto incivile e inaccettabile. Si tratta di uno sfregio che costituisce un’offesa gravissima e una ferita ulteriore per coloro che, anche a costo della vita, hanno scelto senza esitazioni di schierarsi dalla parte della libertà, della giustizia e della democrazia.

L’assessore comunale di Bologna, Massimo Bugani, ha dichiarato che il sacrario di Sabbiuno non può essere toccato e che i monumenti dedicati ai partigiani non devono essere violati. Si auspica che la condanna totale di questo gesto da parte del Comune sia seguita da una condanna unanime da parte di tutte le forze politiche.

La notizia del vandalismo perpetrato sul monumento ai caduti di Sabbiuno a Bologna ha suscitato indignazione e sdegno da parte delle istituzioni e delle associazioni che si occupano della memoria storica. Si tratta di un atto di vandalismo che offende la memoria dei caduti e rappresenta un attacco alla libertà e alla democrazia che essi hanno difeso con coraggio e sacrificio. Si spera che i responsabili vengano individuati e puniti, e che gesti simili non si ripetano in futuro.

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