Vamorolone: nuova speranza per i pazienti con distrofia muscolare di Duchenne in Italia

L’Agenzia Italiana del Farmaco ha autorizzato l’uso di vamorolone per la Distrofia Muscolare di Duchenne, offrendo una nuova opzione terapeutica con un profilo di sicurezza migliore rispetto ai corticosteroidi.
Vamorolone: nuova speranza per i pazienti con distrofia muscolare di Duchenne in Italia - Tendenzediviaggio.it - Foto generata con AI

L’Agenzia Italiana del Farmaco ha recentemente autorizzato l’uso di vamorolone, noto anche come Agamree, per il trattamento della Distrofia Muscolare di Duchenne in pazienti con età pari o superiore a 4 anni. Questa decisione segue l’approvazione dell’Agenzia Europea dei Medicinali e rappresenta una svolta importante per i pazienti e le loro famiglie. Vamorolone si inserisce tra i farmaci non rimborsati, in attesa di negoziazione del prezzo. La scelta di autorizzare vamorolone si basa su evidenze scientifiche che ne evidenziano il profilo positivo di beneficio e rischio, in particolare rispetto ai corticosteroidi attualmente in uso.

Distrofia muscolare di Duchenne: una malattia complessa e debilitante

La distrofia muscolare di Duchenne è una malattia genetica rara che colpisce principalmente i maschi a causa della sua trasmissione legata al cromosoma X. È caratterizzata dall’insorgenza di infiammazione nei muscoli, che può manifestarsi già alla nascita o nei primi anni di vita. Con il tempo, questa infiammazione conduce a una progressiva fibrosi muscolare, debilitante per chi ne è affetto. Si osservano sintomi quali debolezza muscolare, perdita della capacità di camminare, difficoltà nell’alimentazione autonoma, necessità di ventilazione assistita e sviluppo di cardiomiopatia.

La Dmd ha un impatto significativo sull’aspettativa di vita, che in molti casi non supera i 30-40 anni. Secondo i dati, in Italia la prevalenza della malattia nella popolazione generale è stimata tra 1,7 e 3,4 effetti ogni 100 mila abitanti, mentre alla nascita si riscontrano tra 21,7 e 28,2 casi ogni 100 mila neonati maschi. La vita quotidiana dei pazienti e delle famiglie che assistono i bambini affetti da Dmd è caratterizzata da una qualità di vita nettamente inferiore rispetto a quella delle famiglie con bambini affetti da altri disturbi neuromuscolari, comportando un carico maggiore per i caregiver.

L’approvazione e l’importanza di vamorolone

La notizia dell’approvazione di vamorolone ha suscitato entusiasmo tra i professionisti del settore e le famiglie dei pazienti. Giovanni Galliano, direttore generale di Santhera Pharmaceuticals Srl, ha espresso soddisfazione, evidenziando come il farmaco si distingua per un profilo di sicurezza e tollerabilità preferibile rispetto ai corticosteroidi tradizionali. Vamorolone presenta vantaggi significativi anche per la salute delle ossa, aspetto cruciale per i pazienti affetti da Dmd.

Il team di Santhera Pharmaceuticals è attivamente impegnato a garantire che questa nuova opzione terapeutica diventi disponibile ai pazienti il prima possibile. La casa farmaceutica sta lavorando per far sì che i benefici di vamorolone possano essere accessibili ai bambini e agli adulti affetti dalla Dmd, colmando un vuoto terapeutico significativo in questo campo.

Meccanismo d’azione di vamorolone e i risultati degli studi

Vamorolone rappresenta un’innovazione nel trattamento della Dmd grazie al suo meccanismo d’azione. Agisce legandosi ai recettori dei glucocorticoidi, ma differisce dai corticosteroidi classici poiché modifica le attività successive al legame. Un punto cruciale è che non viene metabolizzato dagli enzimi 11-β-idrossisteroidi deidrogenasi, frequentemente implicati nella toxicità degli steroidi nei tessuti. Questa caratteristica permette di separare l’efficacia clinica dalle problematiche di sicurezza comunemente associate al lungo termine con i corticosteroidi.

Un trial fondamentale, noto come Vision-Dmd, ha dimostrato l’efficacia di vamorolone a un dosaggio di 6 mg/kg/die. I risultati dello studio hanno evidenziato un miglioramento significativo nella velocità di alzata in piedi dei pazienti dopo 24 settimane di trattamento. Un altro aspetto fondamentale è che il farmaco non ha mostrato limitazioni nella crescita e non ha impatti negativi sul metabolismo osseo, mantenendo normali livelli di marcatori sia di formazione che di riassorbimento di ossa.

Vamorolone ha ricevuto la classificazione di farmaco orfano, un fattore importante per garantire un accesso facilitato alle terapie per malattie rare. Il farmaco ha già ottenuto l’approvazione per l’uso negli Stati Uniti, nell’Unione Europea, e nel Regno Unito, proponendo un’opzione di trattamento promettente per i pazienti affetti dalla Dmd.

Change privacy settings
×