Valencia dichiara guerra agli alloggi turistici illegali
Valencia sta adottando misure drastiche per combattere l’eccesso di turismo e le locazioni turistiche illegali. La sindaco, María José Catalá, ha annunciato l’intenzione di interrompere l’erogazione di acqua ed elettricità agli alloggi che non rispettano le normative, sottolineando come queste strutture stiano influenzando negativamente la vita dei residenti permanenti.
Il turismo di massa non solo ha incrementato la domanda di risorse, ma ha anche portato a un aumento degli affitti, allontanando i residenti dal centro città e trasformando il commercio locale.
Controlli più severi e multe salate
Il Comune di Valencia ha intensificato i controlli sulle locazioni illegali, con un aumento del 454% delle ispezioni solo nel 2024. Le operazioni della polizia locale hanno portato alla chiusura di 278 residenze illegali, con multe che possono raggiungere i 600.000 euro per i proprietari che ignorano le nuove regole.
Questa stretta mira a ridurre l’impatto negativo del turismo e a restituire gli spazi urbani ai cittadini, riequilibrando l’offerta di servizi e garantendo la sostenibilità del territorio.
Valencia segue Siviglia nella lotta alle locazioni irregolari
Valencia non è sola in questa battaglia: anche Siviglia ha adottato provvedimenti simili, con l’interruzione dell’erogazione dell’acqua a sei appartamenti turistici illegali nel 2023. L’esempio di Siviglia ha spianato la strada per altre città spagnole, che stanno ora valutando misure analoghe.
Siviglia ha visto un boom di visitatori dopo la fine della pandemia, con 3,5 milioni di turisti l’anno che visitano la città, mettendo pressione sui suoi 700.000 abitanti. Le autorità locali sono determinate a regolare il turismo per garantire un equilibrio tra visitatori e residenti.
Regolamentazione delle crociere a Valencia
Oltre a intervenire sulle locazioni illegali, il sindaco Catalá ha suggerito una riflessione sul traffico crocieristico. Valencia sta considerando di limitare l’attracco delle grandi navi da crociera, che portano un impatto notevole sulla città. L’obiettivo è quello di promuovere un turismo sostenibile e migliorare la qualità dell’esperienza per i visitatori, favorendo le navi che utilizzano Valencia come porto base e contribuendo maggiormente all’economia locale.
Budapest e Atene seguono l’esempio: stop agli affitti brevi
Anche altre città europee stanno prendendo provvedimenti per contrastare il turismo eccessivo. Budapest ha votato per vietare gli affitti a breve termine nel Distretto VI, con effetto dal 2026. Questa misura mira a proteggere gli abitanti locali dalla crescente pressione sugli alloggi e potrebbe essere replicata in altre aree della città.
Nel frattempo, Atene ha annunciato che dal 2025 non rilascerà nuove licenze per affitti brevi nei distretti più centrali, in un tentativo di arginare l’impatto del turismo sul mercato immobiliare e sull’ambiente. La capitale greca ha anche previsto un aumento della tassa di soggiorno per aiutare a gestire le sfide poste dal turismo di massa.
Un cambiamento necessario per il turismo sostenibile
Il crescente problema delle locazioni turistiche illegali e del sovraturismo sta spingendo molte città europee a prendere misure drastiche. Valencia, come altre città, sta cercando di bilanciare l’economia turistica con le esigenze dei suoi abitanti. L’obiettivo comune è promuovere un turismo di qualità, che rispetti le comunità locali e l’ambiente, garantendo un futuro sostenibile per le destinazioni turistiche.