Una valanga devastante ha colpito un gruppo di scialpinisti sul Monte Vioz, nel versante trentino del gruppo Cevedale-Ortles, in Val di Sole. L’incidente, verificatosi il 30 marzo 2025, ha causato due feriti, uno dei quali si trova in condizioni critiche. Le operazioni di soccorso sono state rapide e coordinate, coinvolgendo l’elisoccorso e il soccorso alpino, che hanno attivato risorse per garantire la sicurezza dei coinvolti.
Il drammatico incidente
La valanga si è staccata in modo inaspettato, travolgendo i membri del gruppo di scialpinisti. La chiamata d’emergenza è stata effettuata intorno alle 12.30, attivando il Nue112. La Sores ha immediatamente allertato la stazione di Forni Avoltri del Soccorso Alpino, che ha inviato tre unità cinofile, la Guardia di Finanza e l’elicottero B3 di Tolmezzo, attrezzato per operazioni di soccorso in montagna. L’elicottero, con a bordo un’unità cinofila e un tecnico del Soccorso Alpino, è decollato per raggiungere il luogo dell’incidente.
L’area colpita dalla valanga si trovava a circa 2700 metri di altitudine, sul versante sud del Monte Coglià ns. Qui, uno sciatore sloveno è riuscito a salvarsi grazie all’airbag presente nel suo zaino, attivato in tempo utile per mantenere la testa fuori dalla neve. Il distacco della valanga ha generato un fronte di circa 40 metri di neve pesante, estendendosi per duecento metri di lunghezza. Al momento dell’incidente, lo sciatore stava ancora salendo con gli sci ai piedi e i suoi compagni di avventura sono stati i primi a prestargli soccorso.
Le operazioni di soccorso
Le operazioni di soccorso si sono concluse intorno alle 14.15, dopo un intenso lavoro delle squadre di soccorso. Il team del B3 ha effettuato i rilievi necessari per escludere la presenza di ulteriori persone coinvolte nella slavina. Alla fine dell’intervento, hanno recuperato l’attrezzatura dello sciatore travolto e hanno accompagnato a valle i suoi compagni di gita.
Nel frattempo, l’elisoccorso regionale ha sbarcato un’equipe sanitaria sul luogo dell’incidente. I medici, dopo aver stabilizzato il ferito, lo hanno imbarellato con l’assistenza dei tecnici del secondo elicottero, per poi verricellarlo a bordo e trasportarlo all’ospedale di Udine. Le condizioni del ferito rimangono gravi, e la situazione è costantemente monitorata dai sanitari.
Questo episodio sottolinea i rischi associati alle attività di scialpinismo, specialmente in un periodo in cui le condizioni meteorologiche possono cambiare rapidamente. La prontezza delle squadre di soccorso e l’uso di tecnologie come gli airbag per scialpinisti possono fare la differenza tra la vita e la morte in situazioni così critiche.