L’incontro tra arte e industria prende forma in un’opera che racchiude secoli di tradizione grafica e innovazione contemporanea. Un connubio tra la Boccia industria grafica, guidata dall’ex presidente di Confindustria Vincenzo Boccia, e l’artista Gennaro Regina, che celebra la cultura attraverso una litografia unica. Questo pezzo eccezionale non solo evidenzia le abilità tecniche della stampa, ma rende omaggio anche alla tradizione del settore grafico italiano.
La litografia realizzata da Gennaro Regina rappresenta una fusione di tecniche antiche e moderne. Utilizzando un metodo di stampa che precede l’avvento della quadricromia, Regina ha saputo riprodurre un’immagine vibrante e ricca di dettagli. L’opera è stata creata attraverso un processo complesso che prevede l’uso di otto colori Pantone, ognuno applicato manualmente sulla lastra per garantire una trasformazione precisa e blu di ogni nuance sul foglio in carta d’Amalfi. Questa tecnica non solo esalta i colori ma conferisce anche una lucentezza e una nitidezza che catturano l’attenzione, ponendo l’opera in un segmento di mercato unico ed esclusivo.
Il passaggio dalla lastra al rullo di caucciù, e successivamente sulla carta, dimostra la maestria degli artigiani coinvolti. La Boccia industria grafica, attiva dal 1950, è nota per la sua costante ricerca della qualità e della perfezione nei prodotti grafici. La stampante, manovrata da abili operai, ha permesso di realizzare un’opera che è non solo visivamente affascinante, ma anche tecnicamente perfetta e storicamente rilevante.
L’immagine scelta per la litografia è un tributo al Vesuvio, uno dei simboli più iconici e rappresentativi del territorio campano. Disegnato da Regina, il vulcano è rappresentato in una palette di rossi che si intrecciano con i blu del mare e il nere del Monte Somma. Il sole, che si affaccia timidamente, aggiunge una dimensione di calore e vita all’opera. Ma non è solo un paesaggio: dal vulcano erutta un fiume di lettere che forma la scritta “arti grafiche”. Questa scelta non è casuale; sottolinea il legame profondo tra l’arte della stampa e la cultura visiva, un aspetto molto caro all’autore.
Regina, in questo modo, non solo celebra un elemento naturale, ma si fa portavoce di una tradizione artistica che trova radici proprio in quell’area geografica. La rappresentazione del Vesuvio diventa simbolo di rinascita e creatività, richiamando alla mente i processi di trasformazione artistica e culturale che caratterizzano la storia italiana. La litografia diventa così un messaggero di valori e storie, legando il passato al presente in una sola immagine.
L’opera di Regina è stata realizzata in un’edizione limitata di cento copie, ognuna delle quali è stata firmata e numerata dall’artista stesso. Questa esclusività non solo ne aumenta il valore, ma la rende un pezzo da collezione ambito da appassionati e studiosi d’arte. Ogni stampa è stata attentamente supervisionata dall’autore, il quale ha voluto garantire che ogni copia rispetti gli standard elevati che caratterizzano il suo lavoro.
L’importanza di questa edizione limitata si riflette non solo nel numero di copie disponibili, ma anche nella qualità del materiale utilizzato, in particolare la carta d’Amalfi, celebre per la sua resistenza e bellezza. Questo connubio di qualità artistica e tecnica rappresenta un tributo non solo all’autore, ma anche alla tradizione grafica che la Boccia industria grafica porta avanti da generazioni.
Ricordiamo che l’industria di stampa, fondata nel 1950 da Orazio Boccia, ha sempre avuto un forte impegno verso l’arte e l’innovazione. Recentemente, il Comune ha voluto dedicare uno slargo presso lo stabilimento in onore del fondatore, un gesto che testimonia il significato e l’impatto culturale dell’industria nel tessuto sociale locale.