Un nuovo evento espositivo si prepara a scuotere il mondo dell’arte a Palermo, evidenziando il tema universale della morte e della violenza della guerra. La mostra “Attraversamenti – Il Trionfo della morte, Guernica e Crocifissione di Guttuso” inaugura domani alle 17 alla Galleria Regionale di Palazzo Abatellis, presentando una straordinaria interazione tra opere di epoche e stili differenti. Questo allestimento offre l’opportunità di riflettere su come la morte, che colpisce tutte le classi sociali, sia un tema costante nell’arte. La mostra sarà visitabile fino al 2 marzo.
Realizzato tra il 1440 e il 1450 da un artista anonimo, probabilmente di origine borgognona, “Il Trionfo della morte” rappresenta un’opera di grande impatto emotivo. Inizialmente creato per il cortile dell’Ospedale Grande di Palazzo Sclafani, questo affresco è stato staccato e ora si trova a Palazzo Abatellis, dove continua a raccontare una storia di lutto e fatalità. Il dipinto mostra una scena in cui la morte non risparmia nessuno: né i nobili né i poveri, sottolineando l’inevitabilità della condizione umana. Il suo linguaggio visivo, intriso di simbolismi e riferimenti culturali, ha attratto l’attenzione di studiosi e artisti nel corso dei secoli, avviando un dialogo tra il passato e il presente.
La scelta di esporre questo affresco accanto a “Guernica” di Pablo Picasso e alla “Crocifissione” di Renato Guttuso non è casuale. L’allestimento mira a creare una connessione tra le interpretazioni della morte in contesti diversi, riflettendo su come ogni artista, attraverso il proprio stile e la propria sensibilità, affronti il tema del dolore e della devastazione. La curatrice Serena Baccaglini sottolinea che questo dialogo artistico consente di esplorare le similitudini e le differenze nella rappresentazione della morte nel corso dei secoli.
“Guernica”, un’opera iconica di Pablo Picasso, non ha bisogno di presentazioni. Realizzato nel 1937 per il padiglione spagnolo all’Esposizione Universale di Parigi, l’opera denuncia le atrocità della guerra civile spagnola. L’ispirazione deriva dal bombardamento della città di Guernica, portato a termine dalle forze nazifasciste, una violenza inenarrabile che ha lasciato segni profondi nel tessuto sociale e culturale spagnolo. L’opera, una conferma della profonda sensibilità di Picasso, rappresenta un forte atto d’accusa non solo contro la guerra, ma anche contro la sofferenza umana causata da conflitti insensati.
Il suo significato trascende il contesto storico, diventando simbolo universale dell’orrore della guerra. Il passaggio dell’opera in Spagna, dopo la caduta di Franco, e la sua attuale sistemazione al Museo Reina Sofia di Madrid, segnano un viaggio di ritorno a casa per un’opera diventata emblema della lotta per la pace. Nel 1955, ci fu un tentativo di replicare la potenza visiva di “Guernica” attraverso la tessitura, un compito affidato alla tessitrice Jacqueline de la Baume Dürrbach, che creò un arazzo partendo dallo schizzo originale di Picasso.
Arrivata a Palazzo Abatellis dalla Galleria d’Arte Moderna di Roma, la “Crocifissione” di Renato Guttuso rappresenta un altro momento cruciale di riflessione sulla morte. Creata nel 1941, quest’opera è caratterizzata da un forte impatto visivo e drammatico. Guttuso si ispira chiaramente a “Guernica” nella sua interpretazione del dolore, utilizzando forme spigolose e cubiste per cristallizzare la sofferenza. La sua opera risuona profondamente con la tragedia di “Il Trionfo della morte”, creando un legame emotivo attraverso le generazioni.
Mentre l’affresco di Palazzo Abatellis e i dipinti di Guttuso e Picasso raccontano storie di violenza, i loro elementi compositivi mostrano similitudini evidenti. Sebbene non ci siano prove concrete che Picasso avesse mai visitato Palermo, l’influenza dell’affresco sul suo lavoro è palpabile. I tre capolavori dialogano assieme, sostenuti da schizzi di Picasso, fotografie e materiali vari, che raccontano dell’amicizia tra Guttuso e Picasso e delle interconnessioni tra le loro visioni artistiche.
Con la combinazione di questi tre lavori, la mostra “Attraversamenti” offre un’esperienza unica, esplorando come la morte e la guerra siano rappresentati attraverso l’arte. Queste opere non solo invitano a riflettere sull’inevitabilità della condizione umana, ma immergono i visitatori in un viaggio emozionale che attraversa secoli e stili diversi, mostrando come i temi universali possano continuare a risuonare anche nella contemporaneità.