Protesta nel ristorante di Carlo Cracco
Tre giovani attivisti di Ultima Generazione hanno nuovamente fatto irruzione nel ristorante di Carlo Cracco, situato nella storica Galleria Vittorio Emanuele a Milano, per denunciare le crescenti disuguaglianze sociali nel nostro Paese. L’azione si è svolta intorno alle 13.30 del 26 marzo 2025 e ha visto coinvolti due ragazze e un ragazzo, che hanno scelto questo rinomato locale come palcoscenico per il loro messaggio di protesta.
Intervento della polizia
Subito dopo il loro ingresso, la polizia è intervenuta, bloccando i giovani e conducendoli in questura per chiarire la situazione e valutare il loro comportamento durante il blitz. Gli attivisti hanno dichiarato di essere tornati per la terza volta in questo ristorante per mettere in evidenza un’Italia sempre più divisa, dove le disuguaglianze si ampliano nell’indifferenza di chi detiene il potere e vive nel lusso.
Il messaggio degli attivisti
“Siamo qui perché questo luogo rappresenta una realtà distaccata, una bolla che esiste grazie allo sfruttamento e alla precarietà di chi sta fuori”, hanno spiegato i membri di Ultima Generazione. “Il nostro messaggio può arrivare più forte in un contesto come questo”. Hanno chiarito che l’intento non è attaccare direttamente Cracco, ma piuttosto evidenziare il grande divario tra chi ha troppo e chi non ha nulla. “La fame non è una fatalità, è una questione politica. Non è accettabile che il lavoro di milioni di persone valga così poco da non permettere loro di vivere con dignità, mentre pochi si arricchiscono senza limiti”.
Proposta di solidarietà
In un appello diretto a Cracco, gli attivisti hanno suggerito di aprire le porte del suo ristorante ogni giovedì, offrendo pasti gratuiti a chi si trova in difficoltà. “Un gesto simbolico per dimostrare che la buona cucina può essere anche un atto di solidarietà”, hanno aggiunto, sottolineando l’importanza di sostenere chi affronta momenti difficili.
Contesto di mobilitazione sociale
Questa azione di protesta si inserisce in un contesto più ampio di mobilitazione sociale, dove il tema delle disuguaglianze economiche e sociali continua a essere al centro del dibattito pubblico. La scelta di un ristorante di alta classe come quello di Cracco non è casuale, ma rappresenta una strategia mirata per attirare l’attenzione su un argomento che riguarda tutti, ma che spesso viene ignorato.
Riflessioni finali
L’eco di questo blitz invita a riflettere su come il lusso e la povertà possano coesistere in una società che si definisce civile. Gli attivisti sperano che il loro messaggio possa stimolare una discussione più ampia e portare a cambiamenti concreti, affinché il diritto a una vita dignitosa possa essere garantito a tutti.