Ucraina: Zelensky accusa la Russia di genocidio in un discorso all’Onu

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky si è rivolto all’Assemblea generale delle Nazioni Unite per denunciare le azioni della Russia definendole “un genocidio”. Zelensky ha affermato che la Russia ha rapito decine di migliaia di bambini e li ha deportati nei territori occupati, spezzando i loro legami familiari. Ha sottolineato che la Corte Penale Internazionale ha emesso ordini di arresto per questi crimini. Zelensky ha affermato che l’Ucraina sta cercando di riportare questi bambini a casa, ma il tempo è un fattore critico.

Il presidente ucraino ha accusato la Russia di usare il cibo come arma nella guerra. Ha affermato che la Russia sta cercando di ottenere il riconoscimento dei territori occupati offrendo in cambio aiuto alimentare, sfruttando la carenza di cibo sul mercato globale. Zelensky ha dichiarato che l’Ucraina sta cercando di diversificare le rotte di esportazione dei propri prodotti alimentari per ridurre la dipendenza dalla Russia.

Zelensky ha anche denunciato l’uso dell’energia nucleare come arma da parte della Russia. Ha affermato che la Russia sta diffondendo tecnologie nucleari non affidabili e sta trasformando impianti nucleari di altri paesi in potenziali bombe sporche. Ha menzionato in particolare la centrale nucleare di Zaporizhzhia, occupata dalla Russia.

Zelensky ha concluso il suo intervento chiedendo il sostegno della comunità internazionale alle iniziative dell’Ucraina. Ha chiesto che vengano prese misure concrete per porre fine all’aggressione russa e garantire il rispetto del diritto internazionale.

In sintesi, Zelensky ha denunciato la Russia per genocidio, accusandola di rapire e deportare bambini, di utilizzare il cibo come arma nella guerra e di trasformare impianti nucleari in bombe sporche. Ha chiesto il sostegno della comunità internazionale per porre fine a queste azioni illegali.