“Ucraina-Russia, ultime notizie di oggi 26 settembre: aggiornamenti sulla situazione di guerra”

Nuovo attacco a Kryvyi Rih, città natale del presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Oleksandr Vilkul, capo dell’amministrazione militare della città, ha comunicato su Telegram che gli occupanti hanno attaccato la città con un missile, colpendo la sede di un’azienda locale. Fortunatamente non ci sono vittime o feriti.

Nella città di Odessa, è avvenuto un attacco con droni che ha causato due feriti e danni alle infrastrutture portuali di Izmail. Oleg Kiper, governatore della regione, ha scritto su Telegram che i terroristi russi hanno attaccato la regione di Odessa con droni per due ore. Anche se la maggior parte dei droni è stata abbattuta, sono stati riportati danni alle infrastrutture portuali e due autisti di camion sono rimasti feriti, di cui uno gravemente. Sono stati danneggiati alcuni depositi, circa 30 camion e sei furgoni.

La difesa aerea russa ha respinto quattro attacchi con droni ucraini sulla regione di confine di Kursk. Secondo il ministero della Difesa russo, due droni sono stati distrutti intorno alle 22:30 di ieri e altri due circa un’ora e mezza dopo. Domenica scorsa, Kursk è stata attaccata con droni, con uno che avrebbe colpito l’edificio del servizio segreto interno russo e un altro che avrebbe colpito una raffineria di petrolio, secondo i media di Kiev.

Secondo il ministero della Difesa di Londra, gli attacchi recenti alla flotta russa del Mar Nero hanno ridotto la sua forza e potenzialità ma non ne hanno privato della capacità di svolgere i suoi compiti in tempo di guerra. Nonostante i danni subiti, la flotta rimane in grado di svolgere le sue principali missioni come gli attacchi con missili da crociera e i pattugliamenti di sicurezza locali. Tuttavia, potrebbe avere una capacità ridotta nell’ampliare i pattugliamenti di sicurezza regionali e nel difendere le proprie risorse in porto. Il rapporto sottolinea anche che gli attacchi recenti hanno minato l’influenza del Cremlino nell’importante porto di Sebastopoli, che è sotto il controllo diretto della Russia.


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