La Corte di assise di appello di Bologna ha emesso una sentenza di condanna a 30 anni di reclusione per Mirko Genco, imputato per il femminicidio dell’ex fidanzata Juana Cecilia Hazana Loayza. Il tragico evento si è verificato nella notte tra il 19 e il 20 novembre due anni fa, in un parco a Reggio Emilia. Inizialmente, Genco era stato condannato a 29 anni e tre mesi in primo grado, ma la Corte di appello ha deciso di elevare la pena. La Procura generale, rappresentata dalla pg Antonella Scandellari, aveva richiesto l’ergastolo, ma la Corte ha deciso per una pena inferiore. Inoltre, Genco è stato condannato ad altri otto mesi per aver rubato le chiavi alla vittima, anche se questa pena verrà successivamente unificata.
Mirko Genco era stato denunciato da Juana Cecilia per stalking e successivamente arrestato. In passato, era stato denunciato anche da un’altra fidanzata. La madre di Genco, Alessia Della Pia, è stata vittima di un femminicidio nel dicembre 2015, e l’ex convivente è stato accusato del delitto.
Al termine delle discussioni tra le parti, Mirko Genco, detenuto, ha rilasciato delle dichiarazioni spontanee: “Chiedo perdono solo a Dio, perché a Cecilia non posso più chiederlo, ma soprattutto a suo figlio: io so bene cosa significhi non avere una mamma”, ha detto. Successivamente, la Corte si è ritirata in camera di consiglio per circa un’ora e mezza prima di emettere la sentenza.
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