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Tutti i miti e le leggende più intriganti a tema antico Egitto

La mitologia dell’antico Egitto rappresenta un affascinante intreccio di storie e leggende che hanno plasmato la cultura e la religione di una delle più antiche civiltà del mondo. Questi miti non solo spiegavano fenomeni naturali e cosmologici ma fornivano anche insegnamenti morali e sociali. Ecco alcuni dei miti più famosi.

La creazione del mondo: l’Ogdoade e l’Enneade

Gli antichi Egizi svilupparono diverse cosmogonie per spiegare l’origine dell’universo. Due tra le più importanti sono l’Ogdoade di Ermopoli e l’Enneade di Eliopoli. L’Ogdoade rappresenta un gruppo di otto divinità primordiali, suddivise in coppie maschili e femminili, che personificavano concetti come l’acqua primordiale (Nun e Nunet), l’oscurità (Kuk e Keket), l’infinito (Huh e Huhet) e l’invisibilità (Amon e Amonet). Queste divinità avrebbero dato origine al mondo emergendo dalle acque caotiche del Nun. L’Enneade, invece, era composta da nove divinità principali: Atum, Shu, Tefnut, Geb, Nut, Osiride, Iside, Seth e Nefti. Secondo questa tradizione, Atum, il dio creatore, emerse dal caos primordiale e generò le altre divinità, stabilendo l’ordine cosmico.

Il mito di Osiride e Iside

Uno dei miti più emblematici dell’antico Egitto è la leggenda di Osiride e Iside, che affronta temi di morte, rinascita e giustizia. Osiride, sovrano giusto e benevolo, fu tradito e ucciso dal fratello Set, invidioso del suo potere. Il corpo di Osiride venne smembrato e disperso, ma la devota moglie Iside riuscì a recuperare i pezzi e, grazie ai suoi poteri magici, lo riportò in vita. Questo mito simboleggia la ciclicità della natura e la speranza nella vita dopo la morte.

Il conflitto tra Horus e Seth

Il conflitto tra Horus e Seth è un altro racconto fondamentale nella mitologia egizia. Dopo l’assassinio di Osiride, suo figlio Horus intraprese una lunga lotta contro lo zio Seth per vendicare il padre e reclamare il trono d’Egitto. Questo scontro rappresenta la lotta tra ordine e caos, con Horus che alla fine prevale, stabilendo l’ordine e diventando il legittimo sovrano.

La distruzione dell’umanità e la Dea Sekhmet

Un’altra leggenda narra di come l’umanità, divenuta empia, provocò l’ira del dio Ra. Per punire gli uomini, Ra inviò la dea Sekhmet, che iniziò una furiosa distruzione. Tuttavia, per salvare l’umanità dall’estinzione, Ra ingannò Sekhmet facendole bere birra tinta di rosso, che la dea scambiò per sangue. Ubriaca, Sekhmet si placò, interrompendo il massacro.

Il viaggio notturno di Ra: il Libro dell’Amduat

Il “Libro dell’Amduat”, noto anche come “Ciò che è nell’aldilà”, descrive il viaggio notturno del dio sole Ra attraverso il mondo sotterraneo. Questo testo sacro, riservato ai faraoni, era inciso nelle tombe reali per guidare il defunto nel suo percorso nell’aldilà. Il viaggio di Ra era suddiviso in dodici ore, ognuna rappresentante una fase diversa del suo passaggio attraverso il Duat, il regno dei morti. Durante questo viaggio, Ra affrontava varie sfide, tra cui il serpente Apopi, simbolo del caos, per garantire il sorgere del sole ogni mattina e l’ordine cosmico.

Il Libro di Ra

Il Libro di Ra, spesso identificato con le “Litanie di Ra”, è un antico testo funerario egizio che celebra le 75 manifestazioni del dio sole Ra. Queste litanie erano recitate per garantire la protezione del defunto nel suo viaggio nell’aldilà e la sua unione con Ra. Il testo sottolinea l’importanza di Ra come fonte di vita e luce, e la sua capacità di rigenerarsi ogni giorno, simboleggiando la speranza di rinascita per il defunto.

Questa è una delle leggende più interessanti dell’antico Egitto, tanto è vero che sono stati creati spesso anche videogiochi o giochi online molto famosi a tema come Book or Ra deluxe.

La leggenda della Sfinge

La Grande Sfinge di Giza è avvolta da numerose leggende. Una delle più note è quella del faraone Thutmose IV, che, secondo il “Sogno della Stele”, si addormentò all’ombra della Sfinge e sognò che la statua gli prometteva il trono d’Egitto se l’avesse liberata dalla sabbia che la copriva. Thutmose, una volta divenuto faraone, mantenne la promessa, restaurando la Sfinge e posizionando una stele tra le sue zampe per commemorare l’evento.

Il Papiro Westcar

Il Papiro Westcar è una delle testimonianze più affascinanti della narrativa egizia antica. Risalente al Medio Regno (circa 2000-1700 a.C.), questo manoscritto contiene racconti di magia, profezie e prodigi, tutti ambientati alla corte del faraone Cheope. Uno degli episodi più noti riguarda un sacerdote in grado di separare le acque di un lago per recuperare un gioiello perduto, anticipando tematicamente il miracolo di Mosè descritto nella Bibbia.

Inoltre, il papiro narra la storia di una profezia secondo cui una nuova dinastia sorgerà da tre bambini nati da una sacerdotessa di Ra. Questa leggenda è spesso interpretata come un tentativo di legittimare l’ascesa della V Dinastia, dimostrando come i racconti mitologici fossero anche strumenti di propaganda politica.

Il ruolo dei miti nella società egizia

I miti e le leggende dell’antico Egitto non erano solo racconti fantastici ma vere e proprie guide per la vita quotidiana. Le narrazioni sacre, delle quali si possono trovare testimonianze anche all’interno dei musei, spiegavano fenomeni naturali, giustificavano il potere dei faraoni e fornivano un modello etico per il comportamento umano. La centralità del concetto di Maat (ordine, verità e giustizia) si riflette in molte di queste storie, che spesso contrappongono il caos (Seth, Apopi) e l’ordine (Horus, Ra).

Inoltre, la mitologia egizia ha avuto una grande influenza su culture successive, tra cui la greca e la romana, e ancora oggi affascina studiosi, archeologi e appassionati di storia.