Per proteggere la sua straordinaria bellezza, la spiaggia di Tuerredda, nel sud-ovest della Sardegna, è accessibile solo su prenotazione. Un angolo paradisiaco che incanta, ma che oggi impone limiti per garantire la sostenibilità ambientale.
La spiaggia di Tuerredda, situata nel comune di Teulada, nella parte più meridionale e selvaggia della Sardegna, è da anni una delle mete più desiderate da chi cerca mare cristallino, sabbia bianca e un contesto naturale incontaminato. Ogni estate, migliaia di visitatori si riversano in questo tratto di costa, attratti dalla promessa di un angolo di paradiso mediterraneo. Le sue acque trasparenti e le sfumature turchesi ricordano paesaggi tropicali, tanto da essere spesso paragonata ai Caraibi. Ma è proprio questo successo che, col passare degli anni, ha messo a rischio il delicato ecosistema che caratterizza questa zona.
Accesso regolamentato per tutelare l’ambiente
Per contrastare il sovraffollamento e i danni che esso comporta, da qualche anno il Comune ha introdotto un sistema di accesso contingentato, che prevede l’obbligo di prenotazione per chiunque desideri visitare la spiaggia nei mesi estivi. Si tratta di una misura necessaria per proteggere un’area di straordinario valore ambientale, evitando che la pressione turistica possa alterarne irreversibilmente le caratteristiche naturali. L’accesso è limitato a un numero massimo di persone al giorno, che possono prenotare il proprio posto online con anticipo, scegliendo tra l’area libera e quella attrezzata.
Questa regolamentazione, sebbene possa sembrare un ostacolo per i visitatori dell’ultimo minuto, rappresenta un passo importante verso un turismo più consapevole e rispettoso. In un’epoca in cui le spiagge più belle rischiano di diventare vittime del proprio successo, Tuerredda diventa un esempio virtuoso di gestione sostenibile del territorio.
Un’esperienza autentica, tra natura e rispetto
Chi ha la fortuna di prenotare e trascorrere una giornata a Tuerredda scopre un modo diverso di vivere il mare. L’atmosfera è più silenziosa, rilassata, quasi intima, lontana dal caos che spesso caratterizza le spiagge più frequentate. I servizi offerti sono ben integrati con il paesaggio: ombrelloni in paglia, passerelle in legno, punti ristoro discreti e un costante presidio per garantire il rispetto delle regole.
La piccola isola che si staglia a pochi metri dalla riva aggiunge un ulteriore tocco di magia al paesaggio, raggiungibile a nuoto per chi vuole vivere un momento di immersione totale nella natura selvaggia del sud della Sardegna. Intorno, le colline verdi, i profumi di macchia mediterranea e la luce calda del tramonto completano l’esperienza sensoriale, rendendo ogni visita un ricordo indimenticabile.
Tuerredda oggi non è solo una meta da cartolina, ma un luogo simbolico che ci invita a riflettere su come valorizzare senza consumare, su come godere della bellezza senza comprometterla. Il sistema delle prenotazioni, unito al controllo del numero dei visitatori, è un esempio replicabile anche in altre zone della Sardegna e oltre, dove la tutela ambientale diventa imprescindibile.
La spiaggia di Tuerredda è la dimostrazione concreta che sostenibilità e turismo possono coesistere, quando alla base ci sono cura, attenzione e una reale volontà di proteggere ciò che abbiamo di più prezioso: il nostro paesaggio naturale. Chi sceglie di visitarla, oggi, lo fa con maggiore consapevolezza, accettando una piccola limitazione per poter godere appieno di un’esperienza autentica, profonda, rispettosa.