Una panchina rivestita di un tessuto rosso, adornata con un mazzo di rose bianche e un foglio con un messaggio struggente: “Non si può accettare. Addio mamma Enza”. Questo è il toccante omaggio che le madri dei compagni di scuola di uno dei figli di Vincenza Angrisano hanno voluto rendere alla donna di 42 anni, uccisa dal marito ieri ad Andria.
La dirigente scolastica dell’istituto frequentato dai figli di Vincenza ha spiegato che si è trattato di un gesto spontaneo delle madri. “È stato un modo per esprimere il loro dolore e la loro solidarietà”, ha dichiarato all’ANSA.
La sindaca di Andria, Giovanna Bruno, ha raccontato che Vincenza era passata a scuola ieri pomeriggio per prendere il figlio più piccolo e portarlo a casa. “Era sorridente e solare come sempre”, ha detto la sindaca. “Tutti la descrivono come una donna collaborativa, attenta, presente e sempre disponibile”.
Oggi, durante una cerimonia in memoria di Vincenza, gli studenti hanno rispettato un minuto di silenzio, come richiesto dalla sindaca. Successivamente, è stato spiegato loro quanto accaduto. La dirigente scolastica ha sottolineato l’importanza di fornire alle giovani menti un resoconto accurato degli eventi, tenendo conto della loro età e sensibilità. Domani, la dirigente scolastica incontrerà i compagni di classe dell’altro figlio della vittima per offrire loro supporto e conforto.
Le maestre dei figli di Vincenza, profondamente sconvolte, hanno rivelato che pochi giorni fa la coppia aveva avuto un colloquio con loro e sembravano tranquilli. Anche i figli, nonostante la tragedia, si mostrano affettuosi e non hanno mai mostrato segnali di malessere.
La comunità di Andria è ancora sotto shock per questa terribile vicenda. La panchina dedicata a Vincenza è diventata un simbolo di amore e ricordo, un luogo in cui riflettere sulla violenza domestica e sulla necessità di combatterla. La speranza è che gesti come questo possano contribuire a sensibilizzare l’opinione pubblica e a promuovere una cultura di rispetto e uguaglianza.
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