Ventuno persone sono morte e altre 15 sono rimaste ferite in un tragico incidente avvenuto ieri sera a Mestre, dove un pullman è precipitato da un cavalcavia. Al momento, non sono ancora stati identificati tutti i morti.
Tra i 15 feriti, 11 sono già stati identificati e si tratta di stranieri provenienti da diverse nazioni, tra cui Ucraina, Germania, Francia, Croazia, Spagna e Austria. Alcuni di loro si trovano in rianimazione, con due persone che sono state operate e sono ricoverate in terapia intensiva.
Sette delle 21 vittime sono state identificate, tra cui quattro o cinque ucraini, un tedesco e l’autista del pullman, un uomo di 40 anni originario di Conegliano. Il 118 Veneto sta lavorando per identificare le altre vittime, con 14 corpi ancora senza nome. Un perito sarà nominato per eseguire il riconoscimento tramite impronte digitali e dentali, in collaborazione con la polizia scientifica.
Le autorità sanitarie stanno affrontando la difficile sfida di comunicare con i feriti e le famiglie delle vittime, molte delle quali sono straniere e parlano lingue diverse. È stato attivato un servizio di interpreti ucraini e russi per facilitare la comunicazione.
L’ospedale dell’Angelo di Mestre sta gestendo i pazienti feriti, con quattro persone in condizioni gravi ricoverate in rianimazione. Altri ospedali della zona stanno fornendo supporto per curare i feriti politraumatizzati.
Il presidente del Veneto, Luca Zaia, ha espresso la sua profonda tristezza per la tragedia e ha lodato gli sforzi dei soccorritori nell’affrontare l’emergenza. Le bandiere sono state issate a mezz’asta sugli edifici della Regione, in segno di lutto. Zaia ha anche proposto un lutto nazionale per mostrare rispetto alle vittime.
Le indagini sono ancora in corso per determinare la dinamica esatta dell’incidente, ma si ipotizza che l’autista possa aver avuto un malore al volante.