Il Tottenham ha subito una sconfitta contro il Chelsea, perdendo così la sua imbattibilità in Premier League e il primo posto in classifica a favore del Manchester City. L’ex allenatore del Tottenham, Mauricio Pochettino, ora al Chelsea, è riuscito a vincere contro la sua ex squadra. Questa vittoria permette al Chelsea di risalire al decimo posto in classifica dopo undici giornate, a sei giorni dal loro prossimo incontro con il Manchester City.
Il Manchester City è ora il nuovo leader della Premier League, con un vantaggio di un punto sul Tottenham e tre punti su Liverpool (terzo posto) e Arsenal (quarto posto).
Nonostante l’attacco iniziale del Tottenham e il gol di Dejan Kulusevski deviato da Levi Colwill, la fortuna si è presto voltata contro di loro. Un gol di Heung-Min Son è stato annullato per fuorigioco, il playmaker James Maddison è uscito per infortunio e i difensori Micky van de Ven e Cristian Romero sono stati espulsi, il primo per un infortunio muscolare alla coscia e il secondo per un cartellino rosso.
L’espulsione di Romero è stata preceduta da una sequenza confusa in cui il VAR ha suscitato emozioni sia tra i giocatori che tra i 62.000 spettatori. L’arbitro ha inizialmente annullato un gol di Moises Caicedo per un piccolo fuorigioco del suo compagno Nicolas Jackson, scatenando cori offensivi contro il VAR provenienti dalla curva del Chelsea e poi dal resto dello stadio. Successivamente, gli assistenti dell’arbitro hanno rilevato un fallo di Romero su Enzo Fernandez nella stessa azione. Cole Palmer ha segnato su rigore, portando il punteggio sul 1-1 al 35′.
I problemi del Tottenham sono continuati con l’espulsione del difensore italiano Destiny Udogie al 55′, per un secondo fallo da giallo su Raheem Sterling. Il Chelsea ha continuato a spingere, sfiorando il gol con Pierre-Emile Hojbjerg al 56′ e Marc Cucurella al 68′. La resistenza coraggiosa del Tottenham è crollata sotto i colpi di Jackson, che ha segnato una tripletta al 75′, 94′ e 97′. Nonostante la sconfitta, i tifosi del Tottenham hanno applaudito calorosamente la squadra al fischio finale.