La competizione televisiva si sposta sulle piattaforme Internet
L’avvento del satellite con Sky ha rivoluzionato il panorama televisivo italiano, rompendo il monopolio di Rai e Mediaset. Oggi, con la diffusione della fibra ottica, sono le grandi piattaforme Internet a dettare legge. Secondo Franco Bassanini, presidente di Astrid, la competizione si è spostata da un duopolio nazionale a una sfida tra numerosi player nazionali e internazionali, con le piattaforme americane in una posizione di leadership difficile da contrastare per le imprese che operano solo a livello nazionale.
La sfida delle aziende televisive nell’era delle smart TV
Le aziende televisive stanno affrontando diverse sfide per raggiungere gli utenti finali, soprattutto a causa delle smart TV che agevolano l’accesso ai contenuti delle piattaforme a pagamento. In Inghilterra e Spagna, i broadcaster tradizionali si stanno unendo per raggiungere dimensioni di scala e non soccombere alla potenza delle piattaforme. In Inghilterra, Bbc, Itv, Channel 4 e Channel 5 stanno lanciando Freely, un servizio di navigazione e streaming live dei canali broadcaster che sarà disponibile la prossima primavera. In Spagna, Atresmedia, Mediaset España e Rtve hanno creato LovesTV, una piattaforma che combina trasmissioni televisive in diretta e contenuti web.
L’esempio italiano di collaborazione tra broadcaster
In Italia, tivùsat rappresenta un esempio di collaborazione tra broadcaster. Questa piattaforma satellitare gratuita offre un vantaggio in termini di accessibilità, coprendo ogni angolo del territorio e raggiungendo ogni famiglia con il suo catalogo di contenuti. In questa prospettiva, si potrebbe pensare di creare un’omologa digitale anche per l’IP, che si concentri sui contenuti nazionali e ripeta il successo di tivùsat.