In una recente comunicazione ufficiale, Tim ha annunciato di aver ricevuto l’assenso governativo per la vendita di Netco, la società della rete, a KKR, un fondo infrastrutturale statunitense. Questo via libera è stato concesso in conformità con la normativa sul golden power, che consente al governo di esercitare poteri speciali per proteggere gli interessi strategici nazionali.
Il provvedimento autorizzativo è stato emesso attraverso il consiglio dei Ministri, che ha esercitato i suoi poteri tramite prescrizioni specifiche. Tim ha dichiarato che il governo ha accolto gli impegni presentati durante il processo di approvazione, ritenendoli adeguati a garantire la tutela degli interessi strategici legati agli asset oggetto dell’operazione.
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ToggleTutela dell’Interesse nazionale e controllo statale
Una nota proveniente da Palazzo Chigi ha spiegato che l’approvazione con prescrizioni alla vendita della rete TIM a KKR rappresenta un passo fondamentale nell’operazione di acquisizione di NetCo. Questo passo è finalizzato a tutelare l’interesse nazionale e garantire il controllo statale su asset strategici cruciali nella rete primaria di telecomunicazioni.
La nota sottolinea la creazione di un quadro certo di supervisione strategica affidata allo Stato, considerato un progresso significativo nella definizione complessiva dell’operazione. Il Governo, secondo la nota, giocherà un ruolo chiave nella definizione delle scelte strategiche, assicurando la supervisione di aspetti relativi alla sicurezza, difesa e strategicità della rete e dei suoi asset.
Prescrizioni e impegni assunti
La delibera del Consiglio dei ministri incorpora nelle prescrizioni gli impegni assunti dalle parti coinvolte, tra cui la creazione di un’organizzazione di sicurezza, la nomina di un preposto di cittadinanza italiana, la competenza esclusiva su questioni legate agli asset strategici, il mantenimento in Italia delle attività di ricerca e manutenzione, e un sistema di monitoraggio.
Reazione positiva dei mercati finanziari
Tim ha registrato un notevole aumento in borsa in seguito all’annuncio. Nelle prime battute, il titolo ha guadagnato il 3%, raggiungendo 0,29 euro, posizionandosi al vertice del Ftse Mib. Gli investitori sembrano reagire positivamente al progresso significativo nell’operazione e alla chiara definizione delle condizioni imposte dal governo.