Disco verde del cda di Tim alla cessione della rete a Kkr
Il Consiglio di Amministrazione di Tim ha dato il via libera alla cessione della rete fissa a Kkr, in una decisione definita “storica” dall’amministratore delegato Pietro Labriola. L’offerta di 18,8 miliardi di euro, che potrebbe arrivare a 22 miliardi, permetterà a Tim di liberarsi di un debito di 14 miliardi e di concentrarsi su nuove opportunità di sviluppo. Si prevede che la transazione si concluda entro l’estate del 2024, una volta ottenute le necessarie autorizzazioni.
Il nodo sulla competenza decisionale
Il Consiglio di Amministrazione ha anche stabilito che la decisione sull’operazione di cessione della rete spetta esclusivamente al consiglio stesso, scatenando la reazione dell’azionista Vivendi che ha richiesto un’assemblea straordinaria. Anche il fondo Merlyn ha presentato un piano alternativo alla cessione della rete a Kkr.
Offerta non soddisfacente su Sparkle
Il Consiglio di Amministrazione ha inoltre deciso di valutare la possibilità di ricevere un’offerta vincolante più elevata per Sparkle, dopo aver ritenuto l’offerta non vincolante attuale non soddisfacente. La scadenza per la due diligence è stata estesa fino al 5 dicembre.
I prossimi passi
Il Consiglio di Amministrazione ha approvato l’offerta vincolante presentata da Kkr per l’acquisto di attività relative alla rete fissa di Tim. I prossimi passi includono la sottoscrizione di un accordo di transazione che disciplina il conferimento di un ramo d’azienda in FiberCop da parte di Tim e l’acquisto di FiberCop da parte di Optics BidCo, società controllata da Kkr. Inoltre, verrà sottoscritto un accordo di servizi che regolerà i termini dei servizi tra NetCo e Tim dopo il completamento dell’operazione.
Closing entro l’estate 2024
Si prevede che il closing dell’operazione avvenga entro l’estate 2024. L’offerta vincolante valuta NetCo a un valore di 18,8 miliardi di euro, che potrebbe arrivare a 22 miliardi. Il pagamento di eventuali earn-out a favore di Tim sarà legato al verificarsi di determinate condizioni future.
Le reazioni di Vivendi e Merlyn
Vivendi ha espresso rammarico per la decisione del Consiglio di Amministrazione, affermando che utilizzerà tutti gli strumenti legali a sua disposizione per contestare la decisione. Merlyn ha definito la decisione del consiglio “irrispettosa e sbagliata” e ha annunciato la volontà di convocare un’assemblea dei soci per decidere sul futuro dell’azienda.
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