Un episodio di violenza senza precedenti ha sconvolto la finale di ritorno di Copa Colombia, conclusasi nel fine settimana, con il trionfo dell’Atletico Nacional contro l’America de Calì. L’evento sportivo, caratterizzato da una storica rivalità tra le due squadre, ha preso una piega inaspettata quando un tifoso ha esploso razzi contro le forze dell’ordine, causando il ferimento di tre agenti e dando il via a una caccia all’uomo che si intensifica nel territorio colombiano. Il gesto sconsiderato ha sollevato preoccupazioni in merito alla sicurezza negli stadi e ha portato un annuncio di ricompensa per chiunque fornisca informazioni sull’individuo responsabile.
La follia esplode durante la finale di Copa Colombia
La finale di ritorno della Copa Colombia, tenutasi presso lo stadio Pascual Guerrero, ha visto il match tra America de Calì e Atletico Nacional chiudersi con un deludente pareggio 0-0. Tuttavia, questo risultato non ha impedito ai tifosi del Nacional di esultare per la vittoria complessiva, dopo aver sconfitto i calciatori dell’America con un deciso 3-1 nell’andata. La tensione crescente sugli spalti ha raggiunto il culmine circa all’85’ minuto, quando un gruppo di tifosi, visibilmente frustrati dalla sconfitta, ha tentato un’invasione di campo.
Le scene di caos si sono diffuse rapidamente tra i presenti. Gli ultras, spinti dalla rabbia e dalla delusione, hanno cominciato a forzare le barriere di sicurezza, cercando di raggiungere il terreno di gioco. In un contesto già tesissimo, un tifoso apparentemente impazzito ha estratto un lanciatorazzi, iniziando a sparare contro le forze dell’ordine presenti a protezione degli atleti, colpendo tre poliziotti e provocando panico tra il pubblico.
La reazione delle autorità e l’evacuazione dei giocatori
La reazione immediata delle autorità è stata quella di interrompere il match e procedere con l’evacuazione dei giocatori dell’Atletico Nacional. Per garantire una protezione adeguata, è stato utilizzato un mezzo blindato per scortare i calciatori all’uscita dello stadio. Questo provvedimento si è reso necessario di fronte all’aumento del caos sia inside che outside, con altri incidenti riportati dai media che hanno coinvolto persone anche al di fuori dell’impianto sportivo. Le immagini trasmesse dai circuiti di sicurezza hanno documentato le fasi immediate dopo l’attacco, ma il responsabile è riuscito a scappare indisturbato.
Il clima di paura ha prevalso in un evento che avrebbe dovuto celebrare la passione calcistica e lo spirito sportivo. La brutalità dell’azione ha riportato in primo piano le problematiche della sicurezza negli eventi sportivi in Colombia, dove le rivalità calcistiche hanno spesso sfociato in atti di violenza.
La caccia all’uomo e la taglia offerta dalle autorità
La ricerca del tifoso armato continua, complicata dalla sua fuga nel pieno del caos. Le forze dell’ordine stanno analizzando filmati delle telecamere di sicurezza per identificare il colpevole, mentre diversi video, condivisi sui social media, potrebbero rivelarsi cruciali per catturarlo. Il comandante della Polizia Metropolitana di Calì, Carlos Oviedo, ha riconosciuto che l’accaduto mette in luce le lacune nel sistema di sicurezza degli eventi sportivi, sottolineando la pericolosità di avere tifosi armati all’interno dello stadio.
In risposta a questa violenza inaccettabile, il sindaco di Calì, Alejandro Éder, ha emesso un appello al pubblico, definendo gli atti di violenza come barbari e promettendo una ricompensa di 30 milioni di pesos, equivalenti a circa 10 mila euro, per chiunque fornisca informazioni utili che possano portare all’arresto del responsabile e di eventuali complici. Questo sforzo mira non solo a garantire giustizia per le vittime, ma anche a ripristinare un senso di sicurezza per i tifosi e gli atleti nei futuri eventi calcistici.