Thiago Motta sotto accusa: la scelta controversa di sostituire Vlahovic nella semifinale di Supercoppa

La sostituzione di Dusan Vlahovic da parte di Thiago Motta nella semifinale di Supercoppa ha scatenato polemiche, evidenziando le difficoltà offensive della Juventus e il momento critico del giocatore.
Thiago Motta sotto accusa: la scelta controversa di sostituire Vlahovic nella semifinale di Supercoppa - Tendenzediviaggio.it - Foto generata con AI

Nella recente semifinale di Supercoppa tra Juventus e Milan, la decisione di Thiago Motta di sostituire Dusan Vlahovic ha sollevato un vespaio di polemiche. La retrocessione dell’attaccante serbo, avvenuta al 65′ minuto, ha scatenato numerose critiche da parte di tifosi e commentatori sportivi, che mettono in discussione la strategia del tecnico. I numeri non sono dalla parte di Vlahovic, il quale ha registrato un’incredibile scarsità di interventi nell’arco della partita. I dati emersi sono quindi una testimonianza del momento difficile che sta attraversando il giocatore ed un problema per la panchina bianconera.

Le scelte decisive di Thiago Motta che influenzano la partita

Le sostituzioni nel calcio possono determinare il destino di una partita, e nel caso di Thiago Motta, la scelta di sostituire Vlahovic ha avuto conseguenze fatali. Al momento del cambio, la Juventus si trovava in vantaggio per 1-0, eppure la decisione di inserire Nico Gonzalez e Cambiaso al posto dell’attaccante serbo ha smosso le acque. Mentre la Juventus sembrava in controllo, il Milan iniziava a premere per riacciuffare il risultato. Vlahovic, pur con una prestazione deludente, aveva il compito di tenere occupati i difensori avversari e garantire quella profondità necessaria per mantenere il vantaggio. La sua uscita ha inviato un messaggio chiaro: Motta sembra stesse cercando di difendere un risultato, ma in realtà ciò potrebbe aver solo alimentato la fiducia dei rossoneri.

Questa scelta ha quindi avuto un effetto domino. Con l’ingresso di nuovi giocatori, il Milan ha cambiato direzione, trovando lo spiraglio per ribaltare la situazione. Thiago Motta, fresco sulla panchina della Juventus, non ha potuto fare a meno di affrontare critiche da tutte le direzioni, con molti che mettono in dubbio la sua capacità di gestire una situazione tanto delicata.

L’analisi della prestazione di Dusan Vlahovic

Focalizzandoci sul rendimento di Vlahovic, è evidente che il suo apporto al gioco della squadra sia stato insufficiente. Un dato significativo riguarda il numero di palloni toccati: soltanto 18 in 65 minuti, con una miseria di tre tocchi in area avversaria e un Expected Goals di 0.25. Queste statistiche non solo mettono in evidenza una prestazione al di sotto delle aspettative, ma sollevano interrogativi sullo stato di forma attuale del giocatore.

Il momento cruciale della partita è avvenuto all’inizio della ripresa, quando un passaggio preciso di Yildiz gli ha offerto l’occasione di realizzare il raddoppio. Vlahovic, tuttavia, ha fallito nel capitalizzare l’azione, lasciando il punteggio sull’1-0, segnale di una fase di transizione incerte per l’attaccante. Solo un duello vinto e sei passaggi riusciti, ma nessuno decisivo, completano il quadro disarmante della sua prestazione. Tutti questi fattori probabilmente hanno contribuito alla decisione di Motta di richiamarlo in panchina, sollevando domande sul futuro del calciatore a Torino.

L’impatto delle scelte di mercato e le alternative all’attacco bianconero

È chiaro che il cambio più controverso nella semifinale di Supercoppa non possa essere considerato un caso isolato. Le ragioni dietro la decisione di Thiago Motta possono anche essere rintracciate nel contesto più ampio della rosa bianconera. Con un Milik attualmente infortunato a lungo termine e la cessione di Kean, il club si ritrova in difficoltà nel trovare un valido sostituto di Vlahovic. Questo problema, di natura settoriale, sembra sfociare in una debolezza offensiva che mette la Juventus in una posizione scomoda.

Le scelte del Direttore Sportivo Giuntoli si rivelano fondamentali per il futuro della squadra. Senza un numero 9 di riserva credibile, il rischio è che le problematiche legate alla forma di Vlahovic possano approfondirsi, trasformando un momento critico in una crisi completa. Le prossime settimane si prospettano cruciali, non solo per Motta e i suoi cambi, ma anche per rimanere competitivi nella lotta per i titoli in palio.

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