Terre rare: intervista alla scienziata Bontempi sul ruolo decisivo e il cambiamento di passo nella nostra manifattura

La centralità strategica delle materie prime critiche e delle terre rare

La scienziata dei materiali Elza Bontempi, riconosciuta come una delle ricercatrici più autorevoli al mondo nel campo dei “Materials”, ha sottolineato l’importanza delle materie prime critiche e delle terre rare nel contesto della manifattura italiana ed europea. Secondo Bontempi, l’Europa non ha una capacità estrattiva significativa e, anche quando dispone di miniere potenziali, l’impatto ambientale e sociale della loro estrazione e lavorazione potrebbe essere troppo elevato e poco accettabile per l’opinione pubblica.

Tuttavia, l’Europa ha una solida base scientifica e una cultura dell’economia circolare già consolidata. Bontempi sostiene che sia possibile riutilizzare e riciclare i materiali contenuti in dispositivi come telefoni cellulari, batterie e microprocessori. In linea con l’obiettivo dell’Unione europea di soddisfare il 15% della domanda di materie prime critiche attraverso l’economia circolare entro il 2030, la scienziata ritiene che questa strategia favorisca la transizione verso una maggiore sostenibilità, una richiesta che proviene anche dai giovani.

L’importanza di un mentore donna nel campo dell’ingegneria

Elza Bontempi ha avuto la fortuna di avere Laura Depero come mentore, la prima donna a guidare un laboratorio presso la facoltà di Ingegneria a Brescia e nipote di Fortunato Depero, uno dei principali esponenti del Futurismo italiano. Secondo Bontempi, l’avere avuto una mentore donna è stata una grande fortuna che ha influenzato la sua carriera. In un settore come l’ingegneria, tradizionalmente dominato dagli uomini, Laura Depero ha compiuto passi avanti coraggiosi che hanno contribuito a creare un ambiente migliore per le donne nel campo dell’ingegneria in Italia.

La necessità di un salto di qualità per la manifattura italiana ed europea

Secondo Elza Bontempi, la manifattura italiana ed europea deve compiere un salto di qualità per affrontare le sfide attuali e future. La scienziata dei materiali riconosce di non essere un’esperta di geopolitica ed economia internazionale, ma osserva che le materie prime critiche e le terre rare stanno assumendo un ruolo sempre più centrale. L’Europa, tuttavia, non ha una capacità estrattiva significativa e potrebbe incontrare ostacoli ambientali e sociali nella loro estrazione e lavorazione.

Nonostante ciò, l’Europa ha una solida base scientifica e una cultura dell’economia circolare già sviluppata. Bontempi ritiene che sia possibile sfruttare queste risorse per riutilizzare e riciclare i materiali contenuti in dispositivi elettronici. L’obiettivo dell’Unione europea di soddisfare il 15% della domanda di materie prime critiche attraverso l’economia circolare entro il 2030 è in linea con la strategia di transizione verso una maggiore sostenibilità, una richiesta che proviene anche dai giovani.

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