Nella serata di ieri si sono verificati momenti di tensione davanti alla chiesa di don Maurizio Patriciello, situata nel Parco Verde di Caivano. Secondo quanto riportato, alcune donne sono scese in strada e, utilizzando un megafono, hanno chiesto agli abitanti del rione di parlare con il sacerdote. Inoltre, una di loro avrebbe proposto di occupare la chiesa nel caso in cui don Maurizio si fosse rifiutato.
Il parroco ha parlato con le donne ma il colloquio si è interrotto
Il parroco ha deciso di parlare con le donne, ma il colloquio si è interrotto a causa dell’atteggiamento minaccioso di alcune di loro. Non sono stati forniti ulteriori dettagli riguardo al contenuto della conversazione tra don Maurizio e le donne.
Intervento dei carabinieri per identificare alcune donne
I carabinieri della compagnia di Caivano sono intervenuti sul posto e hanno identificato alcune donne prima che si allontanassero. Non è stato specificato quanti soggetti siano stati identificati né se siano stati presi provvedimenti nei loro confronti.
Coinvolgimento di una donna legata a un clan
Tra le donne identificate dai carabinieri, vi è la moglie di un uomo ritenuto contiguo a un clan. Non sono stati forniti ulteriori dettagli riguardo al coinvolgimento di questa donna nella protesta o al suo ruolo all’interno del clan.
Possibili motivi della protesta
Uno dei possibili motivi della protesta potrebbe essere il censimento delle occupazioni abusive da parte delle forze dell’ordine. Tuttavia, non sono state fornite ulteriori informazioni riguardo alle ragioni specifiche che hanno spinto le donne a scendere in strada e a chiedere di parlare con don Maurizio.
Conclusioni
La serata di ieri davanti alla chiesa di don Maurizio Patriciello a Caivano è stata caratterizzata da momenti di tensione e protesta da parte di alcune donne. Nonostante il parroco abbia cercato di dialogare con loro, il colloquio si è interrotto a causa dell’atteggiamento minaccioso di alcune partecipanti. L’intervento dei carabinieri ha portato all’identificazione di alcune donne, tra cui la moglie di un uomo legato a un clan. I motivi specifici della protesta non sono stati ancora chiariti, ma si ipotizza che possano essere legati al censimento delle occupazioni abusive da parte delle forze dell’ordine.