Una dichiarazione di intenti per un futuro incerto
Corrado Barazzutti, ex tennista e capitano della squadra italiana di Coppa Davis, ha annunciato la sua “candidatura” alla presidenza della Federazione italiana tennis e padel. Tuttavia, Barazzutti specifica che la sua non è una vera e propria candidatura, ma piuttosto un tentativo di candidarsi in un contesto di regole poco chiare.
Secondo il vecchio regolamento, per candidarsi sono necessarie circa 300 sottoscrizioni. Tuttavia, sono previsti cambiamenti e Barazzutti sta aspettando di comprendere quali saranno i nuovi criteri. “Sono candidato alla candidatura”, afferma Barazzutti, “perché prima devo raccogliere le sottoscrizioni. Ho voluto annunciare questa ‘candidatura’ per evidenziare l’incertezza sulle regole che disciplineranno le elezioni”.
La necessità di regole più flessibili
Barazzutti auspica che si faccia chiarezza sulle regole e che queste siano più flessibili. Questo permetterebbe di evitare una situazione in cui vi sia un candidato unico e consentirebbe ai circoli di avere più opzioni. “A parte questo discorso di ‘democrazia’”, afferma Barazzutti, “per me Binaghi può anche restare per i prossimi 100 anni, ma deve essere votato”.
Il futuro delle elezioni dipenderà dalle nuove regole che verranno stabilite. Barazzutti sottolinea che se ci saranno molte restrizioni, ciò potrebbe indicare una mancanza di volontà da parte dello sport di cambiare.
Un messaggio di incertezza
La “candidatura” di Corrado Barazzutti rappresenta un messaggio di incertezza riguardo alle regole che disciplineranno le elezioni per la presidenza della Federazione italiana tennis e padel. Barazzutti si dichiara “candidato alla candidatura” in attesa di comprendere i nuovi criteri che saranno adottati.
La sua speranza è che le regole siano più flessibili, permettendo una maggiore partecipazione e una scelta più ampia per i circoli. Barazzutti sottolinea l’importanza di un processo democratico e invita a fare chiarezza sulle regole per garantire un’elezione legittima.
Il futuro delle elezioni sarà determinato dalle nuove regole che verranno stabilite. Barazzutti auspica che queste regole non siano troppo restrittive, segnalando che ciò potrebbe indicare una mancanza di volontà di cambiamento nel mondo dello sport.