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Telefonata simulata a Meloni: tensione nell’ufficio diplomatico di Palazzo Chigi
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Telefonata simulata a Meloni: tensione nell’ufficio diplomatico di Palazzo Chigi

La premier Giorgia Meloni partecipa a un summit sull’Intelligenza artificiale a Bletchley Park, lontana dalle polemiche sulla telefonata fake che coinvolge Palazzo Chigi. L’incidente telefonico, organizzato dal duo russo Vovan&Luxus, solleva dubbi sulla sicurezza dei servizi segreti italiani.

Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega ai Servizi segreti, Alfredo Mantovano, riconosce che il presidente del Consiglio ha subito intuito che qualcosa non andava nella telefonata. Il responsabile della Difesa, Guido Crosetto, definisce la vicenda un errore e afferma che la premier è una vittima.

La conversazione, inizialmente confidenziale, è stata interrotta in fretta, forse a causa dei sospetti della premier. Sono passati 44 giorni dalla burla e per ora non ci sono aggiornamenti sulle indagini. Lo staff di Meloni assicura che non ci sono sviluppi sul caso.

Nell’ufficio del diplomatico al terzo piano di Palazzo Chigi, dove lavorano 21 persone, il clima è pesante. Presente la consigliera Lucia Pasqualini, coinvolta nella vicenda, mentre l’ambasciatore Francesco Maria Talò, a capo della squadra, è assente. Si sospetta che Talò possa essere spostato prima del previsto, come già accaduto in passato a Palazzo Chigi.

Durante il governo Draghi, l’ex capo del cerimoniale, Enrico Passaro, venne spostato a pochi mesi dalla pensione senza aver commesso errori. Questo fa pensare che potrebbero esserci cambiamenti o dimissioni imminenti nell’ufficio di Talò. Una fonte commenta che la situazione è incerta e potrebbe risolversi in vari modi.

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