Secondo uno studio condotto da Netdipendenza Onlus, l’80% degli italiani soffre di tecnostress, un aumento significativo rispetto al 50% del 2015. L’abuso delle chat è una delle principali cause di questo fenomeno. Enzo Di Frenna, fondatore di Netdipendenza Onlus, ha lanciato l’allarme e ha fornito consigli su come affrontare il problema.
Chi è il tecnostressato?
Secondo Di Frenna, il tecnostressato è colui che controlla il cellulare appena sveglio, passa almeno 30 minuti a leggere notizie o altro prima di fare colazione e controlla il telefono 200 volte al giorno. Alla fine della giornata, si addormenta guardando il dispositivo. Insomma, non può fare a meno del cellulare o dell’Ipad.
Sintomi e rimedi
Il tecnostressato può manifestare mal di testa, insonnia, ansia e persino depressione. Netdipendenza Onlus promuove escursioni a contatto con la natura per prevenire la videodipendenza e il tecnostress. Di Frenna consiglia di spegnere il cellulare durante queste escursioni per riconnettersi con la natura e meditare nel silenzio.
Digiuno digitale e trekking
Il digiuno digitale è un modo per staccarsi dai dispositivi e vivere senza essere costantemente attaccati agli schermi. Netdipendenza Onlus organizza un trekking di digiuno digitale il 15 ottobre in diverse zone d’Italia e sulle alpi albanesi intorno a Skutari. Questo evento permette alle persone di evadere dalla vita digitale e godersi la natura.
Le insidie delle chat di gruppo
Le chat di gruppo sono un’altra causa di tecnostress. È difficile stare al passo con i messaggi, gli audio e gli allegati che arrivano continuamente. Di Frenna sottolinea che l’attenzione del cervello non può reggere più di 10 chat o gruppi, che possono generare centinaia di comunicazioni al giorno.
Come salvarsi dalle chat
Di Frenna consiglia di limitare l’uso di WhatsApp, poiché crea dipendenza. È importante stabilire un limite di chat o gruppi a cui partecipare e gestire le comunicazioni in modo più efficiente. Inoltre, è consigliabile evitare note vocali troppo lunghe, che dovrebbero essere al massimo di 30 secondi.