Tatuaggi e Green Pass: le ultime novità

Mi voglio fare un tatuaggio o un piercing: è necessario che io abbia il green pass? Ne parliamo con Marco Manzo

Tatuaggi e Green Pass: la notizia appare fresca di giornata poiché proprio nelle ultime ore si è concluso l’iter di approvazione per un nuovo DL che disciplina l’obbligo di Green Pass per i settori lavorativi pubblico e privato in vigore dal 16 ottobre al 31 dicembre 2021. Tutti i settori, quindi , dovranno adeguarsi a quanto disposto.
Per il settore tatuaggi e piercing, abbiamo chiesto ad uno dei suoi massimi esponenti , l’artista romano internazionale Marco Manzo, uno dei tatuatori più famosi al mondo e docente nei corsi professionali obbligatori in materia di igiene sul lavoro e tecnica di tatuaggio e piercing sin dalla loro istituzione la sua opinione e le indicazioni per la clientela:

“Il nuovo decreto legge, che stabilisce che anche nel settore privato chiunque svolga un’attività lavorativa sia obbligato a possedere e, su richiesta, ad esibire il proprio green pass è a mio avviso un ulteriore garanzia di sicurezza per la clientela. Le norme non si limitano al titolare dell’attività, ma sono estese a dipendenti, collaboratori a partita IVA e collaboratori occasionali“.

Nello studio del tatuatore: Tatuaggi e Green Pass

“Nel mio studio, il Tribal Tattoo di Via Cassia  abbiamo da sempre fatto dell’igiene e della sicurezza uno dei nostri punti di forza, a maggior ragione dall’inizio della pandemia, periodo nel quale ci siamo scrupolosamente attenuti a tutte le disposizioni, ad iniziare dalla Linee Guida per la riapertura in sicurezza delle attività emanata dalla Regione Lazio. A questo abbiamo anche aggiunto ulteriori accorgimenti, per la sicurezza dei clienti e la nostra: forniamo mascherine FFP2 a tutti coloro che vengono a tatuarsi, mascherine chirurgiche a chi viene a farsi un piercing, igienizziamo le scarpe, abbiamo sterilizzatori d’aria nelle sale ed aria filtrata al 96% come avviene nelle sale operatorie: disponiamo inoltre di una sala di sterilizzazione di ultima generazione con comandi vocali e un macchinario che segue tutti i 5 procedimenti precedenti alla sterilizzazione, mettendo in massima sicurezza sia l’utente che l’operatore: l’autoclave parlante fa infatti si che anche un operatore distratto non possa commettere errori”.

“Per quanto riguarda il Green Pass, io e Diego Censori, l’altro professionista che lavora presso il Tribal Tattoo Studio ne siamo in possesso da mesi, essendoci vaccinati tra i primi in qualità di docenti quindi non ci cambia nulla: credo altresì che questo permetta di andarsi a tatuare con ancor più tranquillità negli studi per tatuaggio piercing autorizzati, dando un’ulteriore spallata agli abusivi del settore che non saranno mai in grado di fornire le adeguate garanzie igieniche necessarie per lo svolgimento di queste pratiche.”

Per i clienti, al momento, non vi è alcun obbligo di esibire il green pass per accedere ad uno studio di tatuaggi e/o piercing: ricordiamo però che, ad esempio nel nostro studio, come da linee guida,  per evitare assembramenti o situazioni potenzialmente pericolose accogliamo i clienti solo su appuntamento sia per i tatuaggi che per i piercing e che, il giorno dell’esecuzione, il cliente dovrà presentarsi a studio da solo, fatto salvo che si tratti di un minorenne o di un disabile, per i quali è consentito un accompagnatore che va comunicato preventivamente.”

Marco Manzo è il tatuatore preferito dalle star, tra le quali menzioniamo Asia Argento e Max Gazzè, Diego Censori è esperto in ritrattistica, realismo, figurativo, tatuaggi piccoli (minimal tattoo) e cartoon.

A beneficio dei lettori, di seguito pubblichiamo l’articolo del DL riguardante il settore privato:

Impiego delle certificazioni verdi COVID-19 nel settore privato

  1. Dal 15 ottobre 2021 e fino al 31 dicembre 2021, termine di cessazione dello stato di emergenza, al fine di prevenire la diffusione dell’infezione da SARS-CoV-2, a chiunque svolge una attività lavorativa nel settore privato è fatto obbligo, ai fini dell’accesso nei luoghi in cui la predetta attività è svolta, di possedere e di esibire su richiesta la certificazione verde COVID-19 di cui all’articolo 9, comma 2. Resta fermo quanto previsto dagli articoli 9-ter, 9-ter.1, e 9-ter.2 del presente decreto e dagli articoli 4 e 4-bis del decreto-legge 1° aprile 2021, n. 44, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 maggio 2021, n. 76.