Tattoo e gemme dentali: la nuova moda, dannose?

Esagerati a coprire tutto il sorriso come quelli del rapper Jaden Smith, per milionari come quelli della star americana Post Malone, iconici come quelli del campione NBA LeBron James, più discreti e temporanei come quelli amati dalle celebrity del K-pop, ma anche da popstar come Dua Lipa e Billie Eilish. Che siano gemme o tatuaggi, la moda di decorare i denti sta prendendo piede: invade web e social, da TikTok a Instagram, dove vengono postate sempre più di frequente in questo periodo immagini di bocche su cui campeggiano disegni che vanno dai semplici smile, stelline, frutta, simboli vari e infiniti e arcobaleni, fino a vere e proprie opere pittoriche, ma anche piccole sculture, monili, brillanti e pietre colorate.

Cosa sono i ‘tattooth’

È una moda che contagia i vip, i quali scelgono le opzioni più impegnative da un punto di vista economico, ma ora promette di ampliarsi più che in passato con il debutto di versioni low cost alla portata di ogni tasca: piccoli disegni sticker che funzionano come i trasferelli, vengono attivati inumidendoli con un po’ d’acqua e restano incollati al dente per mezza giornata o poco più. Le tecniche per decorare i denti sono diverse e più o meno invasive. Si va dal disegnino applicato ‘fai da te’ alle gemme incollate in maniera più salda come si fa con le placchette di un apparecchio fisso, fino alle capsule dentali decorate con inchiostri permanenti e alle incisioni micro o più ampie praticate direttamente sul dente per incastonare pietre.

La diffusione dei ‘tattooth’ nel mondo

Ne sanno qualcosa in Giappone, ma anche in Australia, in Gb e negli Usa: complice l’arrivo delle versioni che durano una serata e via, lì i ‘tattooth’ (dalla fusione fra tattoo e tooth, dente in inglese) si stanno facendo strada. E le gemme sono già usanza consolidata. Revival di un vezzo dei rapper e artisti hip hop anni ’80 (che però usavano perlopiù griglie decorate rimovibili per i denti). Il costo di questa moda? Può variare da poche decine di euro a centinaia (700-800 euro per le capsule, 150-200 per le applicazioni con la colla), e migliaia nei casi più estremi che implicano l’uso di metalli preziosi e pietre (Post Malone per l’inserimento permanente di 2 diamanti sui denti secondo notizie pubblicate online avrebbe speso 1,6 milioni di dollari). E in Italia? “Devo dire che ancora non mi è capitato a livello clinico di avere richieste” per i tatuaggi veri e propri, spiega all’Adnkronos Salute Andrea Senna, presidente della Commissione Albo odontoiatri (Cao) di Milano. “E anche i presidenti di Albo del resto d’Italia non mi hanno parlato in maniera importante di questo fenomeno. Al momento ritengo sia marginale. Anche se c’è stato un periodo, anni fa, in cui l’interesse era cresciuto sull’onda di influencer che si facevano vedere con intere faccette dorate o decorate”.

Le precauzioni da prendere

Anche la popstar per eccellenza, Madonna, è stata ‘testimonial’ di faccette dentali con decorazioni di vario tipo. E li sfoggiano modelle come Iris Law (figlia dell’attore Jude Law), che addirittura in alcune foto ha un cuore di metallo sugli incisivi. Sono pratiche dannose? “Ci sono principalmente due sistemi – descrive Senna – Ci sono degli oggetti adesivi che ovviamente durano di meno e si applicano superficialmente con una specie di colla, quasi con lo stesso sistema con cui si attaccano i ‘bracket’ di metallo dell’apparecchio fisso”, e facendo asciugare questa colla con l’uso di una luce specifica. “Se invece viene fatto un buco per mettere” il monile “più in profondità, allora ovviamente si danneggia il dente. Ma se si attacca superficialmente il danno è praticamente inesistente, perché quando la decorazione si toglie o cade da sola si liscia la parte di cemento in eccesso ed è finita lì”.

I danni dei piercing

Più invasiva potrebbe essere la scelta di farsi applicare una capsula con decorazione annessa, se si lima il dente per inserirla. Qualora si usassero invece delle tinture per disegnare e colorare direttamente sul dente, “se lo smalto è sano e non danneggiato – rimarca lo specialista – difficilmente subirà delle conseguenze; se è integro, difficilmente resteranno delle macchie. Non è come sulla pelle dove il tatuaggio può penetrare in profondità”. Per l’esperto è più dannoso il piercing: “Sia messo nella lingua che in altre zone del cavo orale o sul labbro – avverte Senna – crea gravi problemi per il parodonto. Perché a lungo andare questo metallo che colpisce la gengiva fa danni seri”. I piercing, “colpendo a lungo andare la zona degli incisivi inferiori, fanno male. Dovrebbero essere più conosciuti i danni che possono lasciare. Si rovina non solo lo smalto, che magari resiste di più, ma anche la gengiva” che anzi risulta essere la parte più martoriata. “Si formano delle recessioni anche gravi e ne ho viste tante”.

Conclusioni

La moda del ‘trasferello’ non preoccupa invece l’odontoiatra, così come tutte quelle procedure che non richiedono l’uso della fresa per intaccare i denti. La pratica di decorare il sorriso affonda le sue radici nell’antichità. Studi scientifici hanno indagato per esempio sulle abilità odontoiatriche dei Maya, che usavano sigillare pietre preziose e vetrini, o piccoli condoli fatti di oro e cristalli sui denti. Oggi nell’era della body-art non c’è angolo del corpo che viene tralasciato. “Ho visto anche tatuaggi, scritte e disegni impressi sulle mucose della bocca – riporta Senna – Mi è capitato per esempio di spostare il labbro inferiore” di alcuni pazienti “e vedervi tatuato il nome della fidanzata. Al di là del rischio di pentirsi, gli effetti o le eventuali problematiche che potrebbero presentarsi sono quelli del classico tatuaggio”. Ai ragazzi, conclude l’esperto, “se dovessi lanciare un monito, mi sento di dire di evitare in particolare piercing. Perché mentre altre decorazioni possono essere rimosse senza danno quando uno si è stufato, questo in qualsiasi posizione crea dei danni seri all’anatomia della bocca, problematici da risolvere”.

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