Il gioco d’azzardo online è diventato un fenomeno diffuso, ma ancora poco regolamentato. Il Ministero della Salute propone una campagna di comunicazione per informare sui rischi e mettere in guardia i giocatori. È importante agire in modo contrario alle strategie aggressive delle piattaforme online, che utilizzano algoritmi per attirare e incentivare i giocatori.
La dipendenza dal gioco d’azzardo è una patologia che richiede interventi sanitari. I giocatori patologici accedono alle strutture del Servizio Sanitario Nazionale come qualsiasi altra persona con una dipendenza, come l’alcolismo o la tossicodipendenza. Pertanto, è ingiusto accusare lo Stato di essere un “biscazziere” che esercita solo un prelievo sul gioco.
Nel sistema tradizionale dei giochi d’azzardo, lo Stato è già presente e riscuote una percentuale significativa dei guadagni. Quindi, l’accusa di mancanza di regolamentazione e prelievo sul gioco online è pretestuosa. La differenza è che il gioco online è ancora poco regolamentato e il suo gettito potrebbe essere utilizzato per colmare il gap di risorse nel Fondo Sanitario Nazionale.
Le proposte di tasse di scopo per il gioco d’azzardo sono spesso fallite, anche a causa delle restrizioni imposte dall’Unione Europea. Tuttavia, la proposta attuale non è una tassa di scopo, ma una fonte di finanziamento autonoma per la Salute. Questo potrebbe consentire di finanziare la medicina territoriale o il rinnovo dei contratti dei medici.
È fondamentale agire e regolamentare il gioco d’azzardo online per proteggere i giocatori e garantire una fonte di finanziamento per la Salute. La campagna di comunicazione proposta dal Ministero della Salute potrebbe contribuire a informare sui rischi e a prevenire la dipendenza dal gioco. Lo Stato deve assumere un ruolo attivo nel mettere in guardia i giocatori e prevenire la perdita di controllo.
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