Le tariffe dei taxi in Italia: quali sono le città più care e quelle più economiche?
L’Autorità garante della concorrenza e del mercato ha richiamato Milano, Roma e Napoli a migliorare il servizio taxi. Ma il tema delle tariffe è anche al centro del dibattito, con i tassisti di Roma che chiedono un aumento di 3 euro a causa del traffico. Ma quanto costa viaggiare in taxi? Secondo un monitoraggio dell’Autorità di regolazione dei trasporti, fare 5 km alle 10 del mattino a Ferrara, Taranto e Torino è più costoso rispetto ad altre città italiane. Roma si piazza all’undicesimo posto, mentre Milano è sorprendentemente nella parte bassa della classifica. Le città con le tariffe più economiche sono Bari, Perugia e Padova.
Il monitoraggio ha analizzato le diverse tariffe delle auto bianche e ha rilevato che la composizione dei costi varia da città a città. La tariffa finale è data dalla somma di una tariffa base, una tariffa a consumo e vari supplementi. Ad esempio, il diritto di chiamata è applicato nel 26% dei Comuni, mentre il supplemento bagagli è il più diffuso, presente nell’86% dei Comuni. Il supplemento gelo-neve è il meno praticato, applicato solo nel 12% del territorio. Lo scatto bandiera, invece, è presente nell’83% delle città e rappresenta l’importo fisso dovuto per il servizio.
Per confrontare le tariffe, il monitoraggio ha preso in considerazione una corsa standard di 5 km, prenotata, per una persona senza bagaglio, alle ore 10 di un giorno feriale con 5 minuti di sosta. Le città più care per questa tipologia di corsa sono Ferrara, Taranto, Torino, Forlì e Siracusa. Roma e Pescara si trovano a metà classifica, seguite da Firenze, Cagliari e Parma. Milano e Napoli hanno tariffe simili, mentre le città con i taxi meno cari sono Latina, Bari, Perugia e Padova. Tuttavia, va sottolineato che il monitoraggio ha coinvolto solo 43 città sopra i 100mila abitanti, su un campione più ampio di 169 Comuni, e non tutti hanno risposto all’indagine.