Il 8 novembre sarà discusso il ricorso presentato al Tribunale amministrativo regionale della Sardegna da A Foras, un gruppo di antimilitaristi, contro il decreto del ministro della Difesa che ha autorizzato il nuovo calendario delle esercitazioni militari in Sardegna per il secondo semestre del 2023. Questo è avvenuto nonostante il parere contrario dei membri regionali del Comitato misto paritetico (Comipa). Gli attivisti di A Foras hanno annunciato che, oltre a presentare il ricorso, intraprenderanno anche azioni di protesta.
I motivi del ricorso sono legati al fatto che non è stata effettuata una valutazione di incidenza ambientale (Vinca) nei poligoni di Capo Teulada e Capo Frasca, nonostante la presenza di una zona protetta Sic e una Zps. Questo è simile a quanto avvenuto in Puglia nel 2020, quando il Tribunale amministrativo regionale ha fermato le esercitazioni militari nel poligono di Torre Veneri per richiedere la valutazione di Vinca, in quanto vi era una zona Sic. A Foras si è rivolto all’avvocato Carlo Augusto Melis Costa, che ha fatto notare che il movimento potrebbe non avere una rappresentanza legale adeguata, mettendo a rischio l’ammissibilità del ricorso. Per questo motivo, hanno chiesto l’aiuto di Grig.
Nel frattempo, le esercitazioni militari sono già cominciate il 2 ottobre e continueranno fino al 13 con il raduno Nato Tiger 2023, che torna in Italia dopo 35 anni. Ci saranno circa 80 velivoli provenienti da oltre 10 paesi, schierati all’aeroporto di Gioia del Colle, in Puglia. Il Nato Tiger Meet è un evento che riunisce i gruppi volo delle varie forze armate che hanno come emblema una “tigre”. Le operazioni coinvolgeranno lo spazio aereo di Puglia, Calabria e Basilicata, ma ci sono previste anche attività sui cieli della Sardegna, tra Capo Frasca e i poligoni di Quirra e Capo San Lorenzo.