Tajani: “L’Onu deve intervenire sulla questione migratoria in Africa”

L’Africa sta affrontando una crisi che non possiamo sottovalutare. Il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ha dichiarato che durante una missione alle Nazioni Unite, l’Italia chiederà una presenza dell’ONU perché la situazione in Africa non sta per esplodere, è già esplosa. Tajani ha sottolineato che l’Italia farà tutto il necessario e che serve una visione strategica.

Il ministro ha anche parlato dell’importanza di prendere provvedimenti per fermare i flussi migratori e ha sostenuto la necessità di continuare con i rimpatri. Tajani ha affermato che l’Europa non può ignorare la situazione e si è detto convinto che la Francia comprenderà i problemi italiani. Ha annunciato che dopo il suo ritorno dagli Stati Uniti, si recherà in Francia e in Germania.

L’Unione Europea ha espresso solidarietà all’Italia riguardo alla questione di Lampedusa. La portavoce della Commissione Europea, Anitta Hipper, ha dichiarato che l’Italia ha il pieno supporto politico dell’UE e che stanno lavorando a livello finanziario e operativo con Roma per affrontare l’emergenza migratoria. Hipper ha sottolineato l’importanza della solidarietà tra i Paesi membri dell’UE.

La Commissione Europea ha anche confermato il suo impegno nell’attuazione del Memorandum d’intesa con la Tunisia per gestire la migrazione. Una portavoce ha dichiarato che i progetti legati all’accordo devono essere approvati prima che le risorse vengano erogate. L’UE ha anche annunciato che ha 17 imbarcazioni pronte per essere utilizzate dalla Tunisia.

Austria e Germania hanno mostrato preoccupazione per la situazione a Lampedusa. L’Austria ha intensificato il monitoraggio al Brennero a causa dell’emergenza migranti a Lampedusa, mentre la Germania ha confermato che il meccanismo di solidarietà riprenderà quando l’Italia riattiverà le regole di Dublino.

È evidente che la situazione a Lampedusa richiede un’azione immediata e una maggiore solidarietà tra i Paesi europei. L’Italia sta facendo tutto il possibile, ma è necessario un impegno comune per gestire questa crisi.


Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *