Tacconi, la mia illusione di immortalità e l’esperienza che mi ha messo a dura prova

Stefano Tacconi racconta la sua esperienza dopo l’aneurisma celebrale

Stefano Tacconi, ex portiere della Juventus, ha deciso di parlare pubblicamente per la prima volta dopo l’aneurisma celebrale che lo ha colpito il 23 aprile 2022. Durante un’intervista esclusiva a Verissimo, condotta da Silvia Toffanin, Tacconi ha raccontato i giorni precedenti al malore, sottolineando la sua sensazione di stanchezza e mal di testa. Non si aspettava, però, che la situazione fosse così grave.

Durante il programma, Tacconi ha ammesso di aver perso alcuni eventi importanti durante il periodo di recupero, come il matrimonio di sua nipote e il diciottesimo compleanno di sua figlia. Nonostante ciò, è grato di essere ancora in vita e di aver potuto vivere questi momenti.

Il processo di riabilitazione è stato particolarmente difficile per l’ex portiere. Nonostante la sua esperienza come atleta, non frequentava una palestra da 25 anni e ha dovuto ricominciare da zero, imparando a camminare e parlare nuovamente. Tacconi ha anche confessato di essere preoccupato per la possibilità di una nuova emorragia, ma cerca di non farsi frenare da questa paura e di continuare a vivere la sua vita.

Durante l’intervista, Tacconi ha sottolineato l’importanza della sua famiglia nel suo percorso di guarigione. Ha elogiato la forza d’animo di sua moglie, che è stata al suo fianco durante tutto il periodo difficile. Tacconi ha rivelato che il medico che lo ha operato aveva detto a sua moglie che non sapeva se sarebbe sopravvissuto fino al giorno successivo. Nonostante le parole forti, sua moglie non ha mai mollato e ora che è tornato a casa, lo cura e lo sostiene costantemente.

La testimonianza di Stefano Tacconi è un esempio di coraggio e resilienza di fronte a una situazione difficile. La sua storia è un promemoria dell’importanza di apprezzare ogni momento della vita e di avere il sostegno della famiglia durante i momenti più complicati.