Il settore delle piccole e medie imprese italiane, noto per il suo spirito imprenditoriale e il legame con il “Made in Italy”, deve affrontare sfide significative per competere in un contesto globale sempre più complesso. Nonostante l’ottimo posizionamento dei prodotti italiani sui mercati internazionali, molte PMI faticano a sfruttare appieno le opportunità di esportazione. Un tema cruciale è stato discusso nel corso dell’incontro “Export strategy: blue ocean o red ocean? – La digitalizzazione come fattore critico di successo”, organizzato da Manageritalia Executive Professional durante la Milano Digital Week 2024.
Nel 2023, la Lombardia ha segnato un record storico nel fatturato export, raggiungendo un valore senza precedenti. Guido Guidesi, assessore alle attività produttive della Regione Lombardia, ha sottolineato che, nonostante il risultato positivo, solo una frazione delle imprese lombarde ha saputo capitalizzare questo potenziale. “La nostra missione è quella di coinvolgere un numero sempre maggiore di aziende, affiancandole verso un percorso di internazionalizzazione”, ha affermato. La strategia della Regione include un approccio trasversale che connette le aziende con quelle che già operano a livello internazionale, facilitando scambi e collaborazioni.
I dati odierni rivelano che la metà delle aziende esportatrici in Lombardia opera nel settore manifatturiero, mentre il 37% è rappresentato da aziende commerciali e di servizi. Nonostante il trend positivo, la pressione per migliorare la manageralità e l’efficienza organizzativa rimane un imperativo per le PMI, che devono intensificare i loro sforzi per affacciarsi oltre confine.
Rita Palumbo, vicepresidente di Manageritalia Executive Professional, ha evidenziato quanto sia indispensabile la figura del manager per il successo delle aziende. “Le PMI devono essere sostenute attraverso interventi pubblici che concretizzino processi di crescita internazionale, in un contesto di sinergia tra pubblico e privato”, ha dichiarato Palumbo. Le competenze manageriali si rivelano fondamentali non solo per l’implementazione di strategie innovative, ma anche per la formazione continua delle risorse umane all’interno delle aziende, aprendo nuovi orizzonti di sviluppo.
Carlo Romanelli, presidente di Manageritalia Executive Professional, ha condiviso una visione sull’importanza dell’innovazione, sottolineando che il successo delle PMI italiane è storicamente legato all’ingegno e alla creatività, qualità che devono essere potenziate attraverso un’accelerata digitalizzazione. Romanelli ha sostenuto l’idea che il “fare sapere” sia un compito condiviso fra imprese e istituzioni, sottolineando la necessità di una comunicazione efficace per rafforzare l’immagine competitiva delle PMI.
I dati Istat mostrano che, a luglio, l’export italiano ha registrato un incremento del 6,8% in valore e del 4,3% in volume rispetto all’anno precedente. Alcuni settori, come quello farmaceutico e chimico, hanno mostrato incrementi significativi. Tuttavia, settori chiave come il trasporto e l’automotive hanno registrato riduzioni nelle esportazioni. Questi dati segnano una buona salute generale dell’export italiano, ma evidenziano anche le vulnerabilità che alcune aree devono affrontare.
I trend mostrano che le PMI più piccole tendono a esportare meno rispetto alle loro consorelle più grandi. Solo il 18% delle piccole imprese riesce a ottenere oltre la metà del proprio fatturato dall’esportazione, rispetto al 40% delle grandi aziende, un dato che mette in luce la necessità di strategie mirate per supportare le imprese di dimensioni ridotte.
In un contesto economico globale in continua evoluzione, per le PMI italiane è essenziale sviluppare strategie che prevedano una navigazione consapevole tra i “red oceans” e i “blue oceans” . Per eccellere, le aziende devono non solo puntare sulla qualità dei propri prodotti ma anche essere pronte a definirsi con un’identità unica e coerente, che faccia leva sulle proprie caratteristiche distintive.
L’internazionalizzazione deve essere affrontata come un processo complesso, che richiede competenze elevate e supporto strategico. Gli organizzatori dell’incontro di oggi, Manageritalia Executive Professional, mirano proprio a promuovere questa nuova cultura manageriale, creando occasioni di incontro e confronto tra le PMI, le istituzioni e il mondo accademico, per costruire un ecosistema di crescita sostenibile.
Manageritalia, attiva dal 1945, rappresenta a livello contrattuale i dirigenti del terziario privato ed è un importante punto di riferimento per le figure professionali del settore. Con oltre 43.000 associati, la federazione offre un’ampia gamma di servizi ai manager, supportando la loro formazione e ampliando le loro reti professionali.
L’associazione Manageritalia Executive Professional, in particolare, si propone di supportare le figure dirigenziali e le alte professionalità nel panorama imprenditoriale, offrendo assistenza e creando occasioni per il networking. Queste iniziative sono destinate a rafforzare la professionalità del management, contribuendo così allo sviluppo economico e sociale del Paese.
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