“Vogliamo un futuro qui”. Questo è il messaggio che gli studenti dell’Udu del Veneto hanno voluto esprimere oggi a Venezia, appendendo uno striscione sul ponte di Rialto. Il motivo del loro dissenso riguarda il caro studi e il problema dell’emergenza abitativa.
E alla manifestazione non poteva mancare Emma Ruzzon, presidente del consiglio degli studenti dell’Università di Padova. Durante il suo intervento, ha definito “imbarazzante” la situazione del Veneto, affermando che ben tre quinti degli idonei non beneficiari nazionali, che in tutto il paese sono circa 5000, appartengono alla regione. L’anno scorso, solo tra le università di Padova, Venezia e Verona, ben 3653 studenti avevano diritto a una borsa di studio, di cui 2000 solo a Padova, ma purtroppo non l’hanno ottenuta. Secondo Ruzzon, la Regione sembra non preoccuparsi delle esigenze degli studenti. Infatti, nonostante le richieste fatte la scorsa primavera per un tavolo di confronto con la Donazzan, viene confermato che la politica è rimasta sorda alle loro richieste.
L’Udu ha reso noto che il costo medio per un anno di università in Veneto si aggira intorno ai 12000 euro. Una cifra che non tutti gli studenti possono permettersi, facendo così dello studio un privilegio anziché un diritto sancito dalla Costituzione, come ha commentato Marco Dario, membro dell’Udu di Venezia.
Questi sono i motivi che spingono gli studenti a mobilitarsi e a esprimere il loro dissenso. Sperano che la situazione possa cambiare e che lo studio possa diventare finalmente un diritto accessibile a tutti, senza limitazioni economiche.