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Arriva il “concordato preventivo biennale” per i contribuenti di minori dimensioni

Il governo italiano ha annunciato l’introduzione del “concordato preventivo biennale” per i contribuenti di minori dimensioni. Questo strumento, che mira a aumentare la collaborazione con il fisco, offre ai contribuenti la possibilità di essere esonerati dagli accertamenti per i successivi due anni. Secondo la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, questa misura dimostra la fiducia dello Stato verso i contribuenti.

Nessun favore agli evasori

Il concordato preventivo, previsto dal decreto legislativo di riforma fiscale approvato dal Consiglio dei ministri, non rappresenta uno sconto o un condono per gli evasori fiscali. Questo è quanto afferma il viceministro dell’Economia, Maurizio Leo. Il decreto ha lo scopo di razionalizzare e semplificare le attività di accertamento, senza però abbassare la guardia nella lotta all’evasione fiscale.

Un provvedimento importante per i rapporti tra fisco e contribuente

Il concordato preventivo biennale è il quinto provvedimento di attuazione della riforma fiscale varato dal governo italiano. Secondo Leo, questo provvedimento è di grande importanza perché mira a cambiare il modo in cui il fisco e i contribuenti interagiscono. Le tre direttive principali sono: un dialogo più diretto tra amministrazione e contribuenti, un utilizzo più incisivo della tecnologia e una revisione dell’intero sistema tributario.

Come funziona il concordato

Il concordato preventivo biennale ridisegna le modalità attraverso cui l’amministrazione finanziaria può far valere la sua pretesa tributaria. In caso di accettazione del concordato da parte del contribuente, l’accertamento viene semplificato e il carico sanzionatorio viene ridotto. Nel caso in cui si proceda con l’accertamento, viene istaurato un contraddittorio tra amministrazione e contribuente. Il concordato preventivo sarà applicabile a partire dal 2024-2025 e potrà essere prorogato negli anni successivi.

Lotta all’evasione fiscale

Nonostante l’introduzione del concordato preventivo, il governo italiano non abbassa la guardia nella lotta all’evasione fiscale. Vengono utilizzati meccanismi di analisi del rischio e di interoperabilità delle banche dati per individuare con precisione il reddito dei contribuenti. Restano in vigore anche i meccanismi di correzione degli errori formali, gli avvisi bonari e le cartelle di pagamento.