“Stoccate sociali: come la Federscherma promuove l’inclusione attraverso l’arte della scherma”

epa10082760 Tommaso Marini of Italy celebrtaes his silver medal during the award ceremony of the men's individual foil competition at the Fencing World Championships in Cairo, Egypt, 20 July 2022. EPA/MOHAMED HOSSAM

La scherma italiana ha concluso il 2023 con un record di successi, conquistando ben 26 medaglie tra i Mondiali ed Europei, e altre 12 ai Mondiali paralimpici. Ma non si ferma qui: la federazione ha deciso di puntare anche sul sociale, promuovendo progetti per l’inclusione e l’accessibilità alla disciplina.

Progetti per l’inclusione

Durante il convegno “Stoccate sociali – L’impegno della scherma italiana per la medaglia dell’inclusione”, tenutosi nell’Aula dei gruppi parlamentari della Camera e promosso dalla Federscherma, sono stati presentati i progetti realizzati dalla Fis con il sostegno di Sport e Salute. L’obiettivo è promuovere la scherma nelle scuole, tra i giovani e le categorie fragili.

Tra i progetti dedicati alle categorie fragili, spiccano “Over 65”, sviluppato da nove società, “Scherma nelle Unità Spinali”, coordinato dal Cip, e “Nastro Rosa”, che ha reso la scherma una disciplina terapeutica per le donne operate di tumore al seno.

Promuovere la scherma nella scuola

I progetti “SchermaFutura” e “La mia scuola promuove la scherma” hanno ottenuto risultati significativi. Quest’ultimo ha coinvolto ben 3.072 studenti, con quasi 19mila partecipazioni alle lezioni organizzate da 24 società.

Testimonial di successo

Tommaso Marini, campione del mondo di fioretto, e Alberta Santuccio, vicecampionessa iridata di spada, sono stati i testimonial di questi progetti. Marini ha espresso la sua soddisfazione per far parte di una federazione che si impegna attivamente nel sociale, sottolineando l’importanza di un’attenzione concreta ai progetti sul territorio. Flavio Siniscalchi, capo dipartimento per lo Sport, ha elogiato la Fis per essere stata all’avanguardia nell’integrare lo sport nella Costituzione, sottolineando come la parola “scherma” stessa rappresenti la protezione dei più deboli. Maria Spena, del CdA di Sport e Salute, ha aggiunto che questi progetti rappresentano una medaglia per l’abbattimento di ogni tipo di ostacolo.

La scherma italiana dimostra così di essere una disciplina di successo non solo sul campo, ma anche nel promuovere l’inclusione e l’accessibilità per tutti.