La Corte d’Assise d’appello di Milano scagiona Marco Venturi dalle accuse di omicidio e stalking
La Corte d’Assise d’appello di Milano ha emesso le motivazioni del verdetto sul caso della morte della stilista Carlotta Benusiglio, assolvendo Marco Venturi da tutte le imputazioni. Secondo la sentenza di primo grado, Venturi era stato accusato di omicidio volontario e stalking nei confronti della sua ex compagna. Tuttavia, la Corte d’Assise ha stabilito che tutte le prove raccolte indicano chiaramente che l’atto anti-conservativo, ossia il suicidio, è la causa della morte di Benusiglio. Inoltre, la presunta persecuzione da parte di Venturi, menzionata nella sentenza di primo grado, è stata definita “inesistente” e basata su “illazioni”.
Il caso della morte di Carlotta Benusiglio, avvenuta il 31 maggio 2016 nei giardini di piazza Napoli a Milano, è rimasto irrisolto per anni. Nel giugno 2022, il gup Raffaella Mascarino aveva emesso una sentenza in cui si escludeva l’omicidio ma si affermava che la morte di Benusiglio fosse stata causata dalle vessazioni e minacce subite da parte di Venturi. Quest’ultimo era stato condannato a 6 anni di carcere per morte come conseguenza di condotte persecutorie. Tuttavia, questa condanna è stata annullata in secondo grado.
La Corte d’Assise, nelle sue motivazioni di 175 pagine, ha respinto l’ipotesi dell’omicidio e ha sostenuto che Benusiglio e Venturi avevano trascorso volontariamente e consensualmente la notte in cui si è verificata la tragedia. Secondo i giudici, il litigio di coppia che ha culminato con il suicidio della donna era solo uno dei tanti litigi che avevano avuto. La famiglia di Benusiglio, rappresentata dagli avvocati Gian Luigi Tizzoni e Pier Paolo Pieragostini, aveva sempre sostenuto la tesi dell’omicidio, ma la Corte ha respinto anche questa ipotesi.
In conclusione, la Corte d’Assise d’appello di Milano ha scagionato Marco Venturi da tutte le accuse di omicidio e stalking. Le prove raccolte hanno dimostrato che la morte di Carlotta Benusiglio è stata un tragico suicidio e che non c’è alcuna evidenza di persecuzione da parte dell’ex compagno.