Stellantis sotto pressione: calo delle consegne e avvertimenti dai governi

Stellantis affronta un calo del 20% nelle consegne e stop produttivi in Italia, suscitando preoccupazioni tra sindacati e autorità. Necessario un piano chiaro per il futuro dell’azienda.
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Stellantis, il colosso dell’auto, si trova ad affrontare una situazione critica con un significativo calo delle consegne e lo stop alla produzione in diversi stabilimenti italiani. Nel contesto di un outlook economico tagliato da stabile a negativo da Moody’s, le autorità locali e internazionali, inclusa la Casa Bianca, hanno espresso preoccupazione riguardo alla gestione della multinazionale. Questi eventi evidenziano i momenti turbolenti che l’azienda sta attraversando e la necessità di un ripensamento delle strategie.

Calo delle consegne e impatto sul mercato

Nel terzo trimestre del 2023, Stellantis ha registrato un notevole abbassamento delle consegne consolidate di veicoli, scendendo a 1,148 milioni di unità. Questo rappresenta un calo del 20% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Le vendite ai clienti finali hanno subito un declino simile, con una diminuzione del 15%. Secondo l’azienda, questo è in gran parte dovuto all’impatto temporaneo della transizione del portafoglio prodotti e a misure intraprese per ridurre le scorte presso la rete di distribuzione.

Le regioni più colpite sono state il Nord America e l’Europa allargata. In particolare, le consegne nel Nord America hanno visto una flessione del 36%, totalizzando solo 299 mila unità. Dall’altro lato, il mercato europeo ha fatto segnare una riduzione del 17% con 496 mila unità consegnate. Un fattore significativo che ha contribuito a questo calo è stato il posticipo del lancio dei nuovi modelli, come la Citroën C3, progettata sulla piattaforma Smart Car, i cui arrivi sono cominciati solo a settembre.

Per quanto riguarda le prospettive future, Stellantis dichiara che ci sono segnali incoraggianti per il lancio di nuovi modelli, con ordini già ricevuti per 50 mila unità della nuova Citroën C3 e 80 mila unità della Peugeot 3008. Tuttavia, la situazione attuale rimane critica con l’annuncio di ulteriori stop produttivi negli stabilimenti di Pomigliano D’Arco, Termoli e Pratola Serra previsti per novembre, che servono ad adeguare la produzione alle condizioni di mercato attuali. La società ha sottolineato che tali misure sono necessarie per ottimizzare la gestione delle risorse in un contesto complesso.

Reazioni sindacali e pressioni governative

A fronte di questo clima difficile, i sindacati hanno deciso di farsi sentire, proclamando uno sciopero nel settore automotive per venerdì. È un segno della crescente preoccupazione tra i lavoratori riguardo alle prospettive occupazionali nel settore e alla necessità di una risposta efficace da parte della direzione aziendale. Il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, è intervenuto a sostegno di queste istanze, richiedendo a Stellantis di presentare un piano di investimenti chiaro e concreto in Italia, paese in cui l’azienda ha origini profonde.

Urso ha sottolineato l’importanza di rafforzare il sistema produttivo del Paese, appellandosi alla multinazionale affinché rispetti gli impegni presi. In un discorso tenuto in Parlamento, ha espresso che la mancanza di un piano chiaro potrebbe portare a problemi ulteriori nella salvaguardia dell’occupazione. La mozione votata in aula ha rappresentato un passo significativo nel dare voce alle preoccupazioni del governo verso l’operato di Stellantis e la sua posizione nell’industria automobilistica europea.

In una netta convergenza di intenti, anche la Casa Bianca ha emesso un avvertimento simile, richiedendo alla multinazionale di rispettare gli accordi con i sindacati e le comunità locali. La portavoce Karine Jean-Pierre ha messo in evidenza l’importanza di mantenere relazioni solide e responsabili con i lavoratori e le comunità in cui l’azienda opera.

Dichiarazioni del presidente Elkann

In questo frangente di tensione e incertezze, il presidente di Stellantis, John Elkann, ha deciso di intervenire pubblicamente durante un evento commemorativo. In un messaggio chiaro, ha ammonito contro le polemiche e i rancori, affermando che “con atteggiamenti negativi non si può costruire un futuro solido.” Elkann ha messo in evidenza l’importanza dell’unità e della collaborazione tra i diversi stakeholder, sottolineando i risultati storici e i successi del gruppo automobilistico nei suoi 125 anni di storia.

Dopo aver riconosciuto i meriti del personale e dei dirigenti, Elkann ha parlato dell’importanza di adattarsi ai cambiamenti nel settore, evidenziando che “solo le aziende capaci di evolversi nel tempo sono quelle destinate a prosperare nel lungo termine.” Le sue parole hanno chiarito che Stellantis è pronta a far fronte alle sfide attuali, ma è necessario un atteggiamento costruttivo e collaborativo per superare le difficoltà del momento.

In questo contesto complesso, Stellantis dovrà affrontare la sfida di ripristinare la fiducia dei mercati, dei lavoratori e delle istituzioni, riaffermando il proprio impegno per il futuro.